Il governo del presidente ucraino Vladimir Zelensky "non è indipendente nella sua politica contro la Chiesa", poiché "la divisione dell'Ortodossia è un obiettivo proclamato da tempo a Washington", ha denunciato ieri il ministero degli Esteri russo.
“Il regime di Kiev ha trasformato la sua politica religiosa in uno degli strumenti per promuovere le pratiche neonaziste. [...] Le attuali autorità laiche hanno avviato e sostenuto amministrativamente una terribile violazione della tradizione per gli standard della vita religiosa: la divisione della le chiese, interferendo nel lato sacro della vita di ogni fedele ortodosso”, scrive la Farnesina in un comunicato sulle pressioni sui religiosi del Monastero delle Grotte di Kiev.
"Il momento scelto da Zelensky e dal suo regime per fare pressione sul Monastero delle Grotte è degno di nota: è il tempo della Quaresima. Per gli ortodossi la Quaresima (soprattutto quella che precede la Pasqua) ha un significato speciale", si aggiunge nel testo.
Tuttavia, ricorda la diplomazia russa, tutta questa "anarchia" ha un "carattere artificiale", poiché avviene "per volere" di Washington. "L'attuale presidente dell'Ucraina, che è stato nominato da Washington [...], è pienamente consapevole della sua dipendenza dagli Stati Uniti. Svolge una politica anti ortodossa per volere degli americani, risolvendo compiti diretti contro la Russia, una volta usando di più l'amministrazione ucraina come strumento, niente di più", si sottolinea.
Inoltre, secondo il ministero degli Esteri, gli Stati Uniti hanno creato un meccanismo "perverso" di influenza sull'aspetto confessionale della politica di Kiev: "è stato nominato un 'rappresentante speciale per la libertà religiosa', sta operando la Commissione internazionale per la libertà religiosa del Stati Uniti e vengono prodotti rapporti annuali periodici.
Nel frattempo, la mancata risposta all'appello del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres e del presidente in carica dell'OSCE Bukharian Osmani per porre fine agli abusi è molto "rivelatrice", si legge nella conclusione del comunicato della cancelleria russa.
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...
di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...
di Alessandro Orsini* C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...
Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa