di Giorgio Cremaschi
Eccolo qua il primo atto di solidarietà sociale dal mondo delle imprese. Dopo i richiami autorevoli a stare tutti uniti ecco un lavoratore licenziato in tronco causa crisi economica da #CoronaVirus.
E a proposito di scuole chiuse si segnalano casi di lavoratrici e lavoratori precari che non possono stare a casa per accudire i figli, perché temono che al ritorno il lavoro non ci sia più. Non sono effetti collaterali della malattia, sono effetti diretti del Jobsact e di tutte le leggi che hanno distrutto i diritti del lavoro. Che come quelle che hanno tagliato miliardi alla sanità pubblica, ora diventano il brodo di coltura per allargare gli effetti devastanti del virus.
Il liberismo è un’infezione sociale che aggrava quella sanitaria. Ora se si vogliono contenere entrambe bosogna prendere subito misure sociali, ed una di queste è BLOCCARE PER LEGGE I LICENZIAMENTI. Siamo in guerra ? Bene nel 1945 per legge furono a tempo bloccati i licenziamenti. Ci vuole un provvedimento analogo perché i padroni, come il mercato, non sono capaci di autoregolarsi, nemmeno di fronte ai più elementari doveri di umanità.
Grazie a Giuliano Granato per la denuncia
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