Un NO sociale a tutti i partiti uniti



di Giorgio Cremaschi


Sono più di vent’anni che la classe politica cambia e prova a cambiare la Costituzione.

Il centrosinistra, il centrodestra, entrambi più i cinquestelle, alla fine giungono sempre alla stessa conclusione: siccome non si vuole cambiare politica, si cambiano le regole costituzionali facendo credere che così cambierà tutto.

Tanta gente speranzosa ci casca, vuoi vedere che se si riducono i parlamentari aumenteranno gli ospedali ed i posti di lavoro? E naturalmente chi si oppone, chi dice che il problema non è la Costituzione, ma una classe politica indecente che ha rinunciato ad applicarla, viene tacciato di conservatorismo, di essere attaccato ai privilegi, di non voler cambiare. Ricordate Renzi nel 2016? Parlava esattamente come i ministri cinquestelle oggi, che però sono stati più furbi di lui. Infatti la controriforma della Costituzione stavolta è stata votata da tutti, non ha nemici tra i partiti, da Zingaretti a DiMaio a Conte a Salvini a Meloni a Berlusconi sono tutti d’accordo. Così è difficile che il NO vinca, governo opposizione giornali banchieri padroni economisti ufficiali sono tutti per il SI.

I 945 parlamentari attuali sono praticamente tutti d’accordo di diventare 600. Quale altruismo, che senso dello stato, lo stesso degli onorevoli che hanno chiesto i 600 euro, tutti fautori della riforma.

Ma se tutto il palazzo vuole la riforma come si fa a dire che essa è contro il palazzo? E chi sono i nemici di questa riforma voluta da tutti?

I nemici siamo noi. Noi che appena sentiamo il palazzo parlare di riforme, prevediamo che arrivi una fregatura per chi ha meno reddito e potere. Noi che pensiamo che se i parlamentari saranno meno, sarà ancora più facile controllarli per i padroni dei partiti; e ci vorranno ancora più soldi e appoggi potenti per essere eletti.
Noi che che denunciamo che ancora una volta la politica si inventa una controriforma della Costituzione per sistemare poltrone e fare tutto come e peggio di prima.
Volete cambiare? Riducete la disoccupazione, sprechi e ruberie, la devastazione ambientale, i danni alla salute, i morti sul lavoro, le spese militari, le ingiustizie sociali.
Volete ridurre i costi del Parlamento? Tagliatevi i vostri lauti stipendi che tanto poveri non ci diventate! E invece questo certo non lo farete, voi partiti tutti uniti e per questo ora spiegate che tagliando un poco di Costituzione per voi, le cose andranno meglio per noi.
Ancora una volta voi partiti uniti volete depistare, volete coprire i drammi sociali con un taglio di onorevoli. Che felicità per i lavoratori della WHIRLPOOL che il 31 ottobre saranno a spasso, sapere che anche qualche parlamentare ?nel futuro lo sarà. Con la differenza che l’operaio che perde il posto finisce nel vuoto, mentre l’onorevole si risistema.
tutti,
Non bisogna cascarci, bisogna votare NO alla controriforma proprio nel nome della questione sociale sempre più ignorata e offesa, un NO sociale ai partiti uniti.

Le più recenti da Dalla parte del lavoro

On Fire

F-16, "bersagli legittimi" e NATO. Cosa ha detto (veramente) Vladimir Putin

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomaticoIl presidente russo Vladimir Putin ha visitato il 344esimo Centro Statale Addestramento e Riqualificazione del personale dell'aviazione militare del Ministero...

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa