Nagorno-Karabakh, Mosca offre la sua mediazione tra Armenia e Azerbaigian


La Russia ha espresso profonde preoccupazioni per le intense ostilità che persistono nel Nagorno-Karabakh ed è pronta a intraprendere sforzi di mediazione. Lo ha annunicato il ministero degli Esteri russo

Il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, in particolare, ha contattato la sua controparte a Yerevan Zohrab Mnatsakanyan sulla scia di nuovi combattimenti tra le due nazioni post-sovietiche.

"Sergey Lavrov aveva espresso seria preoccupazione per le ostilità su larga scala in corso sulla linea di contatto, [e] i rapporti sulle persone uccise e ferite", si legge in una dichiarazione del Ministero degli Esteri rilasciata oggi. Il capo della diplomazia russa ha affermato che è fondamentale che entrambe le parti tengano il fuoco e che Mosca è pronta a svolgere un ruolo di mediazione.

Nel corso della giornata Lavrov ha anche tenuto una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri dell'Azerbaigian Jeyhun Bayramov, consegnando un messaggio simile.

Prende il nome dalla capitale della Bielorussia, il Gruppo di Minsk - copresieduto da Francia, Russia e Stati Uniti - sta lavorando per risolvere il conflitto decennale sul Nagorno-Karabakh, controllato e popolato da armeni di etnia armena ma rivendicato dall'Azerbaigian.

Il ministro degli Esteri russo ha anche parlato con il collega turco, Mevlut Cavusoglu, sottolineando “la necessità di un cessate il fuoco immediato e di stabilizzazione della situazione” si è evidenziato durante la conversazione . Ankara in precedenza aveva promesso pieno sostegno a Baku, dicendo che la nazione del Caucaso meridionale "non è sola".

Oggi sono scoppiati pesanti combattimenti al confine con l'Armenia che ha accusato l'Azerbaigian di aver lanciato bombardamenti aerei sugli insediamenti del Nagorno-Karabakh, in cui almeno due civili sono stati uccisi e dozzine di feriti. Baku, a sua volta, ha replicato che stava rispondendo agli attacchi armeni e ha anche riportato vittime civili.

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa