Brasile, Bolsonaro rompe il silenzio: "Continuerò a rispettare la Costituzione"

Brasile, Bolsonaro rompe il silenzio: "Continuerò a rispettare la Costituzione"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Il presidente uscente del Brasile, Jair Bolsonaro, ha rotto il silenzio in cui si era chiuso dopo la sconfitta subita al ballottaggio la scorsa domenica contro Lula e in un breve discorso di appena due minuti ha affermato di volersi attenere a quanto prevede la Costituzione brasiliana. 

Bolsonaro non ha mai citato Lula e non ha ancora ammesso pubblicamente la sconfitta alle elezioni. 

Queste le sue parole: 

«Voglio iniziare ringraziando i 58 milioni di brasiliani che mi hanno votato il 30 ottobre.

Le attuali [proteste] sono il frutto dell'indignazione e del senso di ingiustizia per come si è svolto il processo elettorale. Le manifestazioni pacifiche saranno sempre benvenute, ma i nostri metodi non possono essere quelli della sinistra, che hanno sempre danneggiato la popolazione... come l'invasione delle proprietà, la distruzione del patrimonio e la limitazione del diritto di mobilità. La destra è veramente emersa nel nostro Paese. La nostra solida rappresentanza al Congresso dimostra la forza dei nostri valori. Dio, patria, famiglia e libertà.

Abbiamo formato molti leader in tutto il Brasile. Il nostro sogno è più vivo che mai. Siamo per l'ordine e il progresso. Anche di fronte all'intero sistema, abbiamo superato una pandemia e le conseguenze di una guerra.

Sono sempre stato etichettato come antidemocratico e, contrariamente a chi mi accusa, mi sono sempre mosso nell'ambito della Costituzione. Non ho mai parlato di controllare o censurare i media e le reti sociali.

Continuerò a rispettare tutti i comandamenti della nostra Costituzione. È un onore essere il leader di milioni di brasiliani che, come me, difendono la libertà economica, la libertà religiosa, la libertà di opinione, l'onestà e i colori verde e oro della nostra bandiera».

Dopo il breve discorso di Bolsonaro, il ministro della Presidenza, Ciro Nogueira, è intervenuto affermando che il presidente lo aveva autorizzato ad avviare il processo di transizione del governo. 

Intanto però il perdurante silenzio di Bolsonaro ha contribuito ad alimentare le proteste dei suoi sostenitori. Tra questi anche i camionisti che hanno bloccato le strade del Paese in segno di protesta per la vittoria di Lula e nella speranza che Bolsonaro impugnasse i risultati.

Le associazioni di polizia hanno dichiarato che il prolungato silenzio di Bolsonaro sulla sua sconfitta elettorale ha reso difficile la pacificazione del Paese e ha contribuito al blocco dei camionisti.

In un comunicato, la Federazione Nazionale della Polizia Stradale Federale del Brasile e i sindacati collegati hanno difeso il rispetto del risultato delle elezioni che hanno dato la vittoria a Lula.

 

 
 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein? di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Le "non persone" di Gaza di Paolo Desogus Le "non persone" di Gaza

Le "non persone" di Gaza

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez di Fabrizio Verde Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez di Geraldina Colotti Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn di Giorgio Cremaschi Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio di Marinella Mondaini Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

La mannaia dell'austerity di Giuseppe Giannini La mannaia dell'austerity

La mannaia dell'austerity

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin di Antonio Di Siena Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura di Michelangelo Severgnini 20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’  di Andrea Puccio LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute di Giuseppe Masala La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa" di Paolo Arigotti La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"? di Michele Blanco Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

 Gaza. La scorta mediatica  Gaza. La scorta mediatica

Gaza. La scorta mediatica

Il Moribondo contro il Nascente Il Moribondo contro il Nascente

Il Moribondo contro il Nascente

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti