Colombia, scontri tra ELN e dissidenti FARC: 60 morti e migliaia di sfollati
Questa settimana, la regione del Catatumbo, nel nord-ovest della Colombia, è stata teatro di violenti scontri tra l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) e una fazione dissidente delle FARC, causando almeno 60 vittime. La situazione ha colpito duramente i municipi di Convención, Ábrego, Teorama, El Tarra, Hacarí e Tibú, dove numerose famiglie sono state costrette ad abbandonare le loro case, cercando rifugio in carovane terrestri e fluviali.
La crisi, alimentata dalla competizione per il controllo delle rotte del traffico di cocaina, evidenzia la fragilità della sicurezza nella regione. Secondo il presidente colombiano Gustavo Petro, l’ELN avrebbe pianificato per mesi il proprio spostamento verso il Catatumbo, un’area strategica per la coltivazione della coca. Gli scontri con il Fronte 33 delle dissidenze delle FARC mirano a consolidare il controllo territoriale e a rafforzare il potere economico basato sul narcotraffico.
In risposta, l’esercito colombiano ha inviato 300 militari per arginare la violenza. Sul fronte venezuelano, il presidente Nicolás Maduro ha attivato operazioni umanitarie nelle aree di confine per fornire assistenza agli sfollati, che includono famiglie colombiane e venezuelane. Il conflitto ha riacceso vecchie ferite della guerra civile colombiana, mettendo in crisi la politica di “pace totale” promossa da Petro.
Secondo il presidente, una vera soluzione richiede non solo interventi militari ma anche giustizia sociale e progressi nelle regioni più marginalizzate. Il Catatumbo resta un simbolo delle disuguaglianze che alimentano una violenza radicata da oltre sette decenni.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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https://www.telesurtv.net/60-personas-han-muerto-por-el-conflicto-armado-en-el-catatumbo-colombiano/
https://actualidad.rt.com/actualidad/538129-petro-detallar-buscar-eln-control-catatumbo