Elezioni in Cile: al ballottaggio Boric (sinistra) e Kast (estrema destra)

1405
Elezioni in Cile: al ballottaggio Boric (sinistra) e Kast (estrema destra)

Il Servizio Elettorale (Servel) del Cile, giunti allo scrutinio del 71,45 per cento dei seggi elettorali, comunica che il ballottaggio presidenziale si svolgerà tra il candidato Gabriel Boric per la coalizione di sinistra Apruebo Dignidad e il candidato dell’estrema destra José Antonio Kast il prossimo 19 dicembre. 

La grande sorpresa, però, è il terzo posto occupato dal candidato Franco Parisi (13,7%, 357.246 voti), economista liberale che ha fatto campagna sui social e dagli Stati Uniti. L’outsider ha preceduto la democristiana Yasna Provoste (12,5%), il candidato della coalizione di governo Sebastián Sichel (11,9%), Marco Enriquez-Ominami che si ferma al 7,5%, e il candidato dell’estrema sinistra Eduardo Artés che raccoglie l’1,4% dei voti. 

Il primo a riconoscere la sconfitta - e per inciso il successo di Kast - è stato Sichel, candidato del presidente Piñera e dei partiti che compongono la coalizione di governo. Intorno alle 20:00, ha annunciato la sua decisione di "farsi da parte" dalla vita pubblica, sottolineando però che non voterà per Boric. Ha infatti riconosciuto di aver già chiamato Kast per congratularsi con lui e che, pur avendo importanti differenze programmatiche, "sono disposto a parlare", aprendo la porta a un sostegno della coalizione di governo all’estrema destra di Kast. 

Voto all’estero 

Boric è risultato in testa nel voto internazionale. In paesi come la Spagna, dove Boric ha ottenuto il 63% rispetto al 13% di Kast e all'11% di Sichel. La stessa tendenza si è verificata in Germania, Italia, Finlandia, Norvegia e Svizzera. In Francia, Belgio, Danimarca e Olanda il Frente Amplio ha mantenuto la leadership ma con Sichel che ha sopravanzato Kast. Anche in Svezia, paese dove vi è una forte presenza cilena frutto dell'esilio dopo il colpo di Stato del 1973, ha prevalso Boric 1.178 voti, seguito dalla candidata DC Yasna Provoste (86 voti) e dal professore di estrema sinistra Eduardo Artés (78 voti). Curiosamente, Kast - il cui nonno era un soldato nazista - ha vinto in Israele con 40 voti, seguito da Sichel (18) e Boric (15).

File, caldo e disorganizzazione

Nel bel mezzo di un'ondata di caldo che investe la zona centrale del Paese con temperature superiori ai 31 gradi, gli elettori hanno fatto code che, a differenza di altre elezioni, sono state molto più lunghe. Questa circostanza si è verificata a causa di alcuni cambiamenti nei seggi elettorali, costringendo gli elettori a dirigersi verso altri comuni e anche alla mancanza di spazi abilitati, che ha generato enormi file in strada con il sole che picchiava forte. Alle 18, infatti, i seggi non hanno potuto chiudersi come previsto, poiché per legge qualsiasi elettore che arriva fino a quell'ora deve poter votare.

C'è anche un dettaglio non da poco che ha reso l'iter molto lento. Oggi si votava per eleggere il nuovo presidente, ma anche per l’elezione di senatori, deputati e consiglieri regionali.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole di Michelangelo Severgnini Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake di Francesco Santoianni Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti