Il terrorista di Christchurch e i legami con i neo-nazisti ucraini
di Maurizio Vezzosi
Brendon Tarrant è l'attentatore neofascista che ha progettato e realizzato la strage di Christchurch (Nuova Zelanda), costata la vita a ben 49 persone.
Tra i nomi che il neofascista australiano ha scritto sui caricatori dell'arma che ha utilizzato per compiere la strage compare - oltre a quello dell'italiano Luca Traini - quello dell'ucraino Pavlo Lapshyn. Lapshyn, neonazista e dottorando in Gran Bretagna è stato condannato a quarant'anni di carcere in Inghilterra per aver ucciso un anziano – in quanto islamico – nel 2013 e per progettato vari attentati contro la comunità islamica del West Midland.
Il legame della propria famiglia con la comunità tatara – uno dei principali gruppi etnici presenti in Ucraina legato all'Islam - non aveva dissuaso Lapshyn dal fare propria l'ideologia neonazista, oggi largamente diffusa nel paese ex sovietico. Del resto lo stesso Brendon Tarrant ha dichiarato di essere stato in Ucraina dopo l'inizio del conflitto, quasi di certo “per un safari”.
Analogamente altri due membri del gruppo “Nazi right group resistance” di cui Tarrant era membro - Jaret Bennet e Ethon Tilling - si erano recati a combattere in Ucraina inquadrati nel “Battaglione Azov” e nella “Legione georgiana”.