Israele ammette il suo aiuto alle milizie curde in Siria
Israele è impegnato nell'aiuto alle milizie curde in Siria e lo fa attraverso "diversi canali", ha svelato il vice ministro degli Esteri israeliano Tzipi Hotovely
Nelle dichiarazioni rilasciate ieri al parlamento israeliano e rilanciate dall'agenzia Reuters, la vice ministra degli Esteri israeliano, Tzipi Hotovely ha affermato che non entrerà nei dettagli su come Israele aiuta i gruppi armati curdo-siriani e ha semplicemente spiegato che il regime di Tel Aviv "aiuterà" i curdi con qualsiasi mezzo possibile e attaverso "canali diversi".
Israele, secondo Hotovely, ha ricevuto "molte richieste" per offrire la sua assistenza "diplomatica e umanitaria", motivo per cui sostiene le milizie curde attraverso "vari canali".
Senza specificare nulla, Hotovely ha inoltre aggiunto che "per quanto riguarda Israele, il crollo dei curdi" nella Siria settentrionale è "uno scenario negativo e pericoloso", quindi Israele farà di tutto per aiutarli.
"Israele, infatti, ha un profondo interesse nel preservare il potere dei curdi (...) nel nord della Siria, come attori filo-occidentali", ha precisato Hotovely.
“Il possibile crollo dell'enclave curda nella Siria settentrionale è uno scenario negativo e pericoloso per quanto riguarda Israele. È assolutamente chiaro che un evento del genere provocherebbe un rafforzamento degli elementi negativi nell'area, guidati dall'Iran".