La Cina ha nascosto il numero delle vittime? Falso. Ecco perché

La Cina ha nascosto il numero delle vittime? Falso. Ecco perché

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

di Francesco Galofaro, Università di Torino - Marx21


Da quando questa epidemia è cominciata, si è moltiplicato il numero di accuse e insinuazioni infondate dirette alla Cina per quanto riguarda la gestione dell'epidemia. La più recente è quella di aver tenuto nascosto il reale numero dei morti. Un esempio è quello firmato dal francese Pierre Haski per France Inter del 30 marzo 2020, tradotto dall'Internazionale e purtroppo inserito nella rubrica degli articoli più letti.[1]


Il problema che questo genere di articoli affronta è il seguente: perché la diffusione del virus è più alta in Francia e in Italia di quanto non sia in Cina? In Cina vive un miliardo e mezzo di persone; secondo i dati della Johns Hopkins University, ad oggi (scrivo il 5 aprile) i contagiati sono poco oltre gli 82.000, i morti circa 3.300. Per quanto riguarda l'Italia, su una popolazione di 60 milioni, i contagiati sono 124.600, i morti poco oltre i 15.300.[2]


La tesi complottista

Non può darsi che i numeri provino la superiorità del sistema sanitario comunista su quello europeo, in via di smantellamento nel nostro Paese? Pierre Haski risponde di no: la Cina ha senz'altro truccato i dati. Haski cita il numero delle urne funerarie vendute a Wuhan, le quali sarebbero quasi il doppio dei morti dichiarati. E cita anche una coraggiosa dottoressa misteriosamente scomparsa dopo aver denunciato la cosa. Haski non è un epidemiologo, ma accusa l'Organizzazione mondiale della sanità di scarsa vigilanza. La motivazione fornita dall'autore è chiaramente ideologica: “In un contesto come quello attuale, in cui Pechino si basa sui suoi successi per vantare i meriti del suo sistema politico, sarebbe indispensabile una maggiore trasparenza”. Insomma: siamo in piena guerra fredda.


Perché in Cina ci sono meno contagiati?

A scanso di equivoci, voglio subito riportare una interpretazione scientifica, e non complottista, per cui in Italia abbiamo registrato più contagiati e, di conseguenza, più morti: “L'inizio dell'epidemia ha avuto lo stesso numero esatto di infezioni in Cina, Italia e altri paesi. La differenza è che la Cina ha bloccato fortemente e rapidamente Wuhan e tutta la regione dell'Hubei 8 giorni prima dell'Italia”. Può sembrare difficile da credere, ma questo accade perché la curva del contagio è esponenziale (ad es. 1 - 2 - 4 - 8 - 16 - 32 … ). Insomma: i cinesi si sono mossi più in fretta e meglio. A sostenerlo un gruppo di ricercatori e di scienziati della Sapienza, che si sono fatti promotori di una lettera aperta ai governi perché siano tempestivi nell'adottare le misure di isolamento necessarie.[3]

Perché l'Internazionale è in cattiva fede?

L'internazionale ha inserito un link tra l'articolo di Haski e un articolo del Sole 24 ore sullo stesso argomento[4]. Se il lettore non visita il sito del Sole 24 ore, può avere l'impressione che si tratti di una conferma alla tesi di Haski. In realtà l'articolo citato sostiene il punto di vista opposto: la tesi di delle urne è stata propalata da Radio Free Asia, emittente con sede a Washington, ed è falsa. Si basa su una stima delle urne ordinate per il giorno dei morti (che cadeva ieri, 4 aprile). Ma la pulizia delle tombe in Cina è sospesa fino al 30 aprile. Insomma: l'Internazionale si è presa la responsabilità di pubblicare un articolo che usa un argomento falso, già smentito, non basato sull'epidemiologia e complottista: la più classica delle fake news. Come tutte le fake news, purtroppo, circola molto più velocemente di quanto non facciano i calcoli e le tabelle dei ricercatori.

Professionisti delle fake news

Mi spiace dover ricorrere al termine “fake-news”. Fake è solo l'etichetta che una certa propaganda affibbia alle notizie della propaganda avversaria. Si tratta di una prova di forza la cui posta in gioco è il potere di decidere sulla verità. I media accusano spesso la rete e i social di produrre fake news rivendicando al contempo il monopolio dell'informazione corretta e verificata. Così non è, evidentemente; l'articolo diffuso dall'Internazionale ha tutte le caratteristiche di un fake: l'autore non è uno scienziato, critica la scienza ufficiale, non cita alcuna fonte, non propone argomentazioni scientifiche né dati, spaccia per vere informazioni già smentite altrove.


Danni collaterali della propaganda

Umberto Eco fu tra i primi a notare che anche i testi narrativi, come le equazioni logiche e tutto ciò che si può pensare senza incappare in una contraddizione, rappresentano un mondo possibile[5]. Qual è il mondo rappresentato da l'Internazionale, se consideriamo gli articoli sulla Cina pubblicati dal principio dell'anno? Prima dell'arrivo dell'epidemia a occidente, i contributi diffusi insinuavano che le misure adottate dalla Cina fossero autoritarie e inefficaci: il 30 gennaio James Hamblin, affermava che “la paura e il panico attuali sembrano legati non tanto al virus, ma alla risposta delle autorità. La natura moderatamente aggressiva del patogeno (sic!) contrasta con il fatto che è in corso la più vasta operazione di quarantena nella storia dell’umanità, per di più in uno stato autoritario”, concludendo che la segregazione avrebbe portato più danni che benefici[6]. In questo modo si è rappresentato un mondo possibile in cui la segregazione è autoritaria e inutile perchéil virus è innocuo. Abbiamo dovuto ricrederci presto e adottare le stesse misure della Cina, così oggi si pubblicano articoli basati su un'equazione diversa, per cui la segregazione è autoritaria e inutile nonostante il virus sia dannoso. Si tratta di un mondo possibile parzialmente contraddittorio col primo. Questo mi sembra un buon criterio per identificare al volo le fake news ideologiche: le sciocchezze propagandate dall'Internazionale sulla Cina non possono essere vere tutte insieme (mentre possono benissimo essere tutte contemporaneamente false). C'è solo da sperare chequesto genere di propaganda non sia costato troppo, in termini di ritardi nel rispondere all'epidemia, conseguenze nefaste sull'economia e vittime...


1. https://www.internazionale.it/opinione/pierre-haski/2020/03/30/cina-numero-vittime-epidemia

2. https://www.corriere.it/speciale/esteri/2020/mappa-coronavirus/

3. https://docs.google.com/document/d/1E5AOOKQrFrhNtl5au1N5FCBqKmJiRtwwUjXIBT2vMSc/edit?usp=sharing

4. https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-cina-ha-mentito-numeri-ma-wuhan-non-sono-morte-42mila-persone-ADPepmG?refresh_ce=1

5. U. Eco, Lector in fabula, Milano, Bompiani, 1979. Nell'articolo “Mondi possibili, logica, semiotica”, Versus n. 19-20, Ugo Volli criticò Eco perché la nozione logica di mondo possibile è di natura formale (non si tratta di mondi “ammobiliati”, con case, città, persone ...). Ritengo che questa versione formale della nozione di mondo possibile sia più che sufficiente a fondare il mio argomento.

6. https://www.internazionale.it/notizie/james-hamblin/2020/01/30/dubbi-quarantena-coronavirus

Potrebbe anche interessarti

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti