La "lega delle democrazie": la trappola di Tucidide è scattata. E l'Italia c'è dentro fino al collo
A pag. 15 il Corriere di oggi titola "G7 a Londra: contro Cina e Russia una <<lega delle democrazie>>".
L'inizio della guerra fredda è ora ufficialmente sancito: l'Europa s'inchina alla leadership degli Stati Uniti (portando in omaggio il congelamento del trattato commerciale con la Cina) che, incapaci di gestire pacificamente il proprio declino egemonico e di accettare la nascita di un mondo multipolare, cercano di mantenere il primato andando allo scontro frontale con chi lo minaccia (naturalmente in nome dei "diritti umani", non si può andare in guerra senza una bandiera ideologica).
La trappola di Tucidide è scattata, e l'Italia c'è dentro fino al collo, con pinocchietto De Maio che si fa ritrarre con il suo omologo inglese. La Gran Bretagna, nostalgica dell'Impero perduto, non perde occasione per recitare il ruolo di mosca cocchiera dei nuovi imperatori, con i quali condivide la cultura liberista e la vocazione guerrafondaia.
Non a caso viene sbandierato come nume tutelare di questa nuova "santa alleanza" Karl Popper, l'apologo della "società aperta" (pochi sanno che il "liberal democratico" Popper sosteneva, prima di Toni Negri, che l'impero è la forma politica più adeguata per favorire la libertà individuale, e giustificava l'aggressione imperiale alle "società chiuse" - intendesi socialiste - per costringerle con la forza ad "aprirsi", cioè a diventare capitaliste). E sulla qualità di questa "democrazia" vedasi quanto è indotto a scrivere sempre sul Corriere di oggi (malgrado la sua provata fede liberale) Ernesto Galli della Loggia in merito agli intenti riformisti del ministro dell'Istruzione Bianchi: le nuove competenze da trasmettere ai giovani da formare - dalle elementari all'università - non saranno conoscitive ma "caratteriali", cioè la disponibilità ad adattarsi senza attrito alle esigenze di padroni, manager, burocrati, capiufficio ecc.
E i bonus riconosciuti per chi si impegnerà ad arricchire il proprio "capitale umano" anche al di fuori dei percorsi educativi sono concepiti in modo da favorire una rigida selezione di classe (del resto già da tempo reintrodotta nel mondo educativo). Evviva la democrazia!