Le ultime esilaranti follie dal regime di Kiev: "Anche Cristo era ucraino"

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Le ultime esilaranti follie dal regime di Kiev: "Anche Cristo era ucraino"


di Fabrizio Poggi
 

Era chiaro da tempo che, un po' per volta, a forza di verità rivelate, l'umanità sarebbe giunta alla perfetta conoscenza di sé e dell'universo.

L'assunzione al soglio dei golpisti, in Ucraina, nel 2014, oltre ai bassi interessi economici delle multinazionali europee e americane e ai materiali piani strategici USA-NATO di espansione a est, accudiva innanzitutto a scopi spirituali ben più elevati. Era in gioco la possibilità di arricchire l'umanità della cognizione sui principi cosmici della propria stessa esistenza.


Passi, dunque, che nelle mere essenzialità terrene, si metta ora nero su bianco, che agenti della CIA, insieme a ufficiali dell'intelligence ucraina giunti appositamente da Kiev, fossero presenti, il 2 maggio 2014, a Odessa, al rogo e al massacro della Casa dei sindacati e riportassero tutto, in diretta, a Victoria-Fuck-the-UE-Nuland, comodamente seduta nell'ambasciata USA.
 

Ben più etereo è il debito del genere umano verso la golpista rivelazione dei misteri cognitivi.
 

Così, nel giro di poco tempo, da Kiev abbiamo potuto apprendere che solo grazie all'Ucraina il mondo si è arricchito della Gioconda leonardiana e dei fratelli Vitalij e Vladimir Kli?kò, di ?ajkovskij e Genghis Khan, di Buddha e dello scienziato Miklukho-Maklaj; si è scoperto con gioia che, come Jehovah aveva donato agli uomini le tavole della legge, così l'ucraino Pylyp Orlik aveva arricchito il mondo della prima Costituzione; e così via, passando per la scoperta ucraina del Canada, Ilja Muromets, l'invenzione di sommergibili, elicotteri e raggi X, il tutto sfornato in lingua ucraina, nel cui idioma già disquisivano gli antichi filosofi greci, tanto che Diogene avrebbe addirittura consigliato di usarla quale lingua statale. Insomma, il genere umano ha avuto un'unica sicura sorgente: l'odierna Ucraina.
 

Ora, dopo che si sono rese manifeste le radici genetiche di uno degli “eroi di majdan”, il cosacco Mikhail Gavriljuk, nelle cui vene scorrerebbe nientepopodimeno che il sangue del faraone della XVIII dinastia Nebkheperura Tutankhamon, filtrato attraverso il seicentesco ataman Severin Nalivajko, e in attesa del rinvenimento galattico sul centro d'origine del caos cosmico – l'attuale Ucraina – apprendiamo intanto che anche i progenitori di Gesù cristo erano giunti nel Vicino Oriente dall'Ucraina. Ragion per cui, ha argomentato, alla vigilia del natale ortodosso, l'esponente del Partito Radicale, Rostislav Novoženets, il Cristo non ha niente a che fare coi giudei. Oltretutto, ha chiarito l'esegeta, “secondo il calendario ucraino” (udite: una scoperta nella scoperta!) siamo ora nell'anno 7526 e non esiste alcuna smentita del fatto che gli antenati di cristo fossero di origine ucraina. Esatto, si potrebbe rispondere; così come non esiste alcuna sconfessione della trasmigrazione delle anime!

“E' noto” continua l'ermeneuta, “che nel 1200 prima della nostra era, a partire dall'Ucraina si verificò l'ennesima ondata migratoria, anche verso la Palestina. Le tribù galliche, celtiche, cimmeriche, che si erano formate e popolavano il territorio ucraino, in Palestina fondarono la Galilea”. Di più: “Gesù cristo era alto un metro e ottanta, mentre i giudei erano bassi, non più di uno e sessanta. Egli era biondo e col naso diritto. Ma noi sappiamo che i giudei hanno il naso curvo” (anche i nazisti li identificavano più o meno in base a queste caratteristiche. Fine della nota) “mentre egli aveva l'aspetto tipico degli ariani e degli slavi”. E si arriva al mistero dei misteri rivelati: “Anche per la lingua. L'antico ucraino si era conservato solo nei Carpazi, in particolare tra i lemchi. Ed è noto che egli, sulla croce, tra i tormenti, come è normale, parlava nella lingua d'origine: praticamente, egli parlava nel dialetto dei lemchi”. Mica in quell'idioma del “sionismo internazionale”, come è stato definito il russo, proprio in questi giorni, al Sejm lettone, al pari di ebraico e yddish. Ci mancherebbe!

 

In conclusione, “Dobbiamo esser fieri del fatto che gli ucraini sono la nazione più antica, che ha donato al mondo la prima civilizzazione, il primo stato, la ruota, l'agricoltura, l'aratro. Sono, queste, tutte scoperte degli ucraini, che le hanno poi condivise col resto del mondo”.
 

Rendiamo grazie a Kiev!

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