L'europarlamentare PD che ha votato NO: "Indicare la Russia come terrorista è un punto di non ritorno"
Sulla vergognosa risoluzione del Parlamento europeo che definisce la Russia stato "sponsor di terrorismo" rimandiamo al bellissimo editoriale di Sergio Cararo, direttore di Contropiano, che abbiamo pubblicato oggi su L'AntiDiplomatico.
Dinanzi alla infame ignavia degli europarlamentari del Movimento Cinque Stelle astenuti (in tutti i sensi), preme rimarcare la coraggiosa presa di posizione dell'eurodeputato del PD Massimiliano Smeriglio che ha votato No con questa motivazione.
"Indicare la Russia come Paese terrorista è un punto di non ritorno, che allontana invece di avvicinare una soluzione politica: così facendo in campo rimane la sola opzione militare". Lo spiega all'Adnkonos lo stesso europarlamentare.
"E l'opzione militare - continua - colpisce in prima istanza la popolazione civile ucraina, che subisce l'occupazione e i bombardamenti russi" ricorda di aver "convintamente votato tutte le risoluzioni a favore del popolo ucraino e dell'Ucraina occupata, contro la violenza e la morte disseminata dall'esercito russo".
"Con questa risoluzione però, voluta dall'Ecr (il gruppo dei conservatori europei) si è fatto un salto di qualità dal mio punto di vista drammatico. Invito il Parlamento a riflettere su un ruolo autonomo indipendente capace di fermezza e diplomazia. Il cessate il fuoco - sottolinea infine - deve rimanere l'obiettivo da perseguire".
Per il Parlamento europeo da ieri quindi la Russia è «stato terrorista». Bruxelles, sede della Nato e delle istituzioni europee, è sempre.piu la capitale della guerra. In totale i favorevoli alla risoluzione della vergogna sono stati 494. Gli astenuti sono stati 44, tra cui gli ignavi del Movimento 5 Stelle, e 58 contrari. Tra loro 4 italiani: Francesca Donato, Pietro Bartolo, Andrea Cozzolino e Massimiliano Smeriglio. Gli ultimi tre eletti con il Pd.