Macron e i caccia Mirage 2000 all'Ucraina

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Macron e i caccia Mirage 2000 all'Ucraina

Il presidente Emmanuel Macron, noto per la sua ferma posizione a sostegno del regime di Kiev, ha recentemente annunciato l'intenzione di inviare caccia da combattimento Mirage 2000 all'Ucraina. Tuttavia, secondo l'analista di politica europea e co-editore della rivista Le Monde Moderne, Alexis Poulin, queste dichiarazioni potrebbero essere semplicemente una manovra politica in vista delle elezioni europee, come riferisce Sputnik.

Durante un'apparizione televisiva giovedì, Macron ha dichiarato che l'obiettivo è avere i piloti e gli aerei in Ucraina entro la fine dell'anno. Questo piano prevede anche l'addestramento delle truppe ucraine per operare il caccia Mirage 2000, con un programma di formazione estivo che coinvolgerà 4.500 soldati. Il caccia, un jet monomotore con ala a delta prodotto dalla Dassault Aviation, era stato richiesto dal comandante dell'aeronautica ucraina Mykola Oleshchuk all'inizio di quest'anno.

Fino a febbraio, Macron aveva rifiutato di fornire questi aerei all'Ucraina, firmando invece un accordo bilaterale che garantiva a Volodymyr Zelensky un ulteriore aiuto bellico di 3 miliardi di euro per il 2023. Nonostante il supporto dichiarato da Macron per l'Ucraina, Poulin sottolinea che il presidente francese non sembra propenso a un'escalation del conflitto. Infatti, Macron non ha specificato il numero di aerei che saranno inviati né ha chiarito se la Francia invierà istruttori militari per assistere il regime di Kiev, una proposta che ha generato notevoli polemiche nelle ultime settimane.

Poulin suggerisce che la reticenza di Macron potrebbe essere dovuta alla consapevolezza dei rischi di un'escalation, soprattutto alla luce delle recenti dichiarazioni di Vladimir Putin, che ha minacciato di fornire armi agli alleati della Russia per colpire gli alleati dell'Ucraina.

Macron ha annunciato che presenterà ufficialmente questa nuova politica in occasione della visita di Zelensky in Francia per partecipare alle celebrazioni annuali del D-Day. Quest'anno, la commemorazione ha suscitato polemiche per l'esclusione degli ufficiali della Federazione Russa, nonostante il sacrificio di circa 27 milioni di soldati sovietici nella liberazione dell'Europa dal regime nazista.

Nel frattempo, Poulin evidenzia che molte delle dichiarazioni di Macron e di altri leader occidentali, come Joe Biden, riguardo alla situazione in Ucraina, sono state presentate come una lotta per la democrazia e la libertà. Tuttavia, l'analista ritiene che molte delle parole pronunciate siano state rivolte principalmente al pubblico francese in vista delle elezioni europee di domenica. Secondo Poulin, Macron sta cercando di presentare il voto per il suo partito come un voto per l'Europa.

Concludendo, Poulin osserva che le dichiarazioni di Macron sembrano più una postura politica che un piano concreto. Macron non ha fornito dettagli specifici sui piani, sulla coalizione o sugli aiuti imminenti all'Ucraina, suggerendo che le sue parole siano più orientate a influenzare l'elettorato francese piuttosto che a delineare una strategia chiara di supporto militare all'Ucraina.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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