Nagorno Karabakh: un morto e 5 feriti per l'esplosione di una mina

1493
Nagorno Karabakh: un morto e 5 feriti per l'esplosione di una mina


Almeno un militare è morto e cinque sono rimasti feriti nell'esplosione di una mina nel Nagorno Karabakh, ha riferito il ministero della Difesa russo.

"Vicino alla città di Madagiz una mina è esplosa durante i lavori di bonifica; a seguito dell'esplosione, un ufficiale delle forze di pace russe è rimasto ferito e un ufficiale delle forze armate della Repubblica dell'Azerbaigian è rimasto ucciso", si legge nel comuncato.
 
Inoltre, si aggiunge che "altri quattro dipendenti del Ministero per le situazioni di emergenza del Nagorno Karabakh hanno subito ferite di varia gravità".
 
Le  ostilità nel conflitto del Nagorno Karabakh , divampate nuovamente alla fine dello scorso settembre e che ha causato migliaia di morti in un mese e mezzo di combattimenti, sono  cessate il 10 novembre grazie a una dichiarazione  concordata dai leader di Armenia, Azerbaigian e Russia.
 
Di comune accordo tra le parti, la Russia ha inviato i suoi peacekeeper nella zona del conflitto, inizialmente per cinque anni. Il dispiegamento di questo contingente, di circa 2.000 soldati, avviene parallelamente al progressivo ritiro delle forze armene dai distretti di Agdam, Kelbecer (Kalbajar) e Lachín, occupati durante la guerra del 1992-1994.    
 
L'esercito russo eserciterà il controllo della linea di demarcazione tra le forze armene e azere, così come il corridoio Lachin che collega il Nagorno Karabakh con l'Armenia. Da parte sua, l'Armenia deve garantire il trasporto tra la repubblica autonoma di Nakhichevan, l'exclave azera tra il suo territorio, Iran e Turchia, e le aree occidentali dell'Azerbaigian.  
 
 
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole di Michelangelo Severgnini Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake di Francesco Santoianni Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La povertà in Italia è ereditaria di Michele Blanco La povertà in Italia è ereditaria

La povertà in Italia è ereditaria

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti