No di Petro agli USA: le armi russe della Colombia non saranno consegnate per l'Ucraina

No di Petro agli USA: le armi russe della Colombia non saranno consegnate per l'Ucraina

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

C’è chi dice no ai piani guerrafondai degli Stati Uniti che cercando di raccattare armi da inviare al regime di Kiev impegnato in una guerra per procura contro la Federazione Russa. 

Il presidente colombiano Gustavo Petro ha rivelato che gli Stati Uniti hanno cercato di negoziare con il suo governo la consegna di armi russe, acquistate negli anni passati da Bogotà, per inviarle in Ucraina.

"La Colombia negli anni passati, non il mio governo, ha acquistato attrezzature militari russe: elicotteri, ecc. per i propri scopi interni. L'attrezzatura militare è qui. Ha problemi di manutenzione perché l'assistenza è ormai impossibile, come non è possibile acquistare pezzi di ricambio, ecc.", ha affermato durante una conferenza stampa nell'ambito del Vertice CELAC.

"In una conversazione con la signora Richardson (capo del Comando Sud degli Stati Uniti) e altre persone degli Stati Uniti, mi hanno chiesto di consegnarle a loro che poi le avrebbero inviate all’Ucraina, e ho detto loro che nella costituzione colombiana la pace è un imperativo”, ha affermato il presidente colombiano.

Petro ha affermato che l'America Latina, invece di scegliere tra i blocchi di potenze mondiali, deve optare per la pace e la costruzione del dialogo.

"Non ci schieriamo con nessuno di loro, siamo per la pace", ha continuato, aggiungendo che nessuna arma russa presente in Colombia sarà utilizzata in Ucraina.

Durante una conferenza organizzata dal think tank Atlantic Council, il capo del Comando meridionale degli Stati Uniti, Laura Richardson, ha assicurato che il suo Paese sta lavorando per convincere le nazioni latinoamericane che possiedono equipaggiamenti militari russi a donarli all'Ucraina e a sostituirli con armi statunitensi.

A questo proposito, il governo russo ha dichiarato che monitorerà da vicino la situazione relativa ai tentativi di Washington di convincere i Paesi dell'America Latina a trasferire armi all'Ucraina, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Tra le altre cose, ha sottolineato che le relazioni con gli Stati Uniti non possono migliorare nel prossimo futuro e che l'Occidente deve "pentirsi del cinismo".

"Ma ciò che è molto importante qui sono, diciamo, le restrizioni legali e giuridiche su qualsiasi fornitura a Paesi terzi, perché qualsiasi fornitura è soggetta a determinati obblighi da parte dei Paesi che ricevono prodotti militari. Quindi, ovviamente, seguiremo la questione molto da vicino", ha risposto Peskov quando gli è stato chiesto se fossero sicuri che i partner latinoamericani "non si sarebbero messi d'accordo con gli Stati Uniti".

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti