Venezuela, Arreaza: "Pompeo e i suoi sicari stanno cercando disperatamente un pretesto per la guerra"
Il ministro degli Esteri venezuelano Jorge Arreaza ha sfidato il Segretario di Stato americano Mike Pompeo in merito agli scontri di confine sugli aiuti degli USA e lo ha attaccato ribadendo che i suoi "sicari" dicendo che stavano cercando il pretesto per la guerra.
"L'esperto della CIA nelle operazioni di falsa bandiera, Pompeo, pensa di poter ingannare il mondo con un camion incendiato dai suoi stessi agenti in Colombia", ha scritto su Twitter Arreaza in risposta ai recenti scontri lungo il confine tra Venezuela e Colombia.
Il tentativo, guidato dall'opposizione, di condurre camion dalla Colombia verso il Venezuela trasportando ciò che dicono essere rifornimenti umanitari forniti dall'USAID ha scatenato tensioni e scontri con la polizia. Il governo venezuelano ha rifiutato di far passare i camion, denunciando l'operazione come una trovata pubblicitaria e avvertendo che i veicoli potrebbero essere carichi di armi. Siria Docet
Lo stallo del ponte Francisco de Paula Santander vicino alla città venezuelana di Urena si è concluso con uno dei camion in fiamme.
Nel suo tweet, il ministro Arreaza ha pubblicato diverse foto che mostrano il camion bruciato sul lato colombiano del ponte, dove è stato incendiato dopo aver fallito l'attraversamento del confine.
.@SecPompeo, especialista de la CIA en operaciones de bandera falsa, cree que engaña al mundo con un camión quemado en Colombia por sus propios agentes. Aquí está la verdad: pic.twitter.com/ISFXmFMSAt
— Jorge Arreaza M (@jaarreaza) 24 febbraio 2019
"Se vuoi trovare chi ha bruciato il furgone con finti aiuti umanitari, guarda tra i tuoi dipendenti", ha scritto Arreaza.
"Pompeo e i suoi sicari stanno cercando disperatamente un pretesto per la guerra."
Mike Pompeo, che è stato a capo della CIA, aveva denunciato, in precedenza, il rifiuto del Venezuela di far entrare i camion. Definendo il presidente legittimo del Venezuela Nicolas Maduro un "tiranno malato", promettendo di "agire" contro le autorità che "si oppongono alla pacifica restaurazione della democrazia."