(VIDEO) I soldati israeliani hanno picchiato senza pietà un uomo palestinese cieco nel suo letto
Munzer Mizhar, un tecnico medico in pensione di 47 anni, è stato picchiato con quello che ritiene sia un tirapugni dalle forze israeliane che avevano preso d'assalto la sua casa, la mattina presto, il 20 febbraio, secondo il giornale Haaretz.
Le forze israeliane presumibilmente hanno rotto la porta e hanno preso d'assalto la casa dopo aver fallito nel catturare un individuo preso di mira che vive al piano superiore la famiglia Mizhar.
La famiglia ha spiegato che le percosse sono durate circa cinque minuti, nonostante i disperati tentativi di informare i soldati della terribile situazione di salute di Mizhar.
I soldati hanno rifiutato di dare qualsiasi spiegazione per il calvario e alla fine hanno lasciato la casa dopo aver costretto i quattro figli della famiglia a mettersi in ginocchio con le facce schiacciate sul pavimento.
La vittima, che ha sofferto di gravi emorragie al volto insieme a ferite su spalle e mani, è stata portata in ospedale per il trattamento. Attualmente Mizhar ha dolori alla mascella e ha difficoltà a mangiare cibo, complicando ulteriormente le sue condizioni di salute.
In precedenza Mizhar aveva subito l’amputatazione delle dita dei piedi e aveva perso la vista a causa del grave diabete di cui soffre. Può a malapena muoversi e ha bisogno di un trattamento di dialisi tre volte a settimana a causa di un’insufficienza renale.
L'attacco ha anche traumatizzato gravemente la famiglia di Mizhar, in particolare sua moglie, Iman, che era al suo fianco al momento dell'assalto.
Alla domanda sui probabili motivi per l'attacco di Haartez, la sorella della vittima, Maysoun ha detto: "Ci picchiano tutti, l'occupazione ci picchia tutti, siamo sotto occupazione, non è la prima volta che picchiano qualcuno senza motivo, ed è non è l'ultimo, la novità è che questa volta picchiano un cieco".
L'esercito israeliano ha diffuso in seguito una dichiarazione dove minimizza l'incidente, sostenendo che Mizhar è stato ferito dopo aver reagito "in modo destabilizzante” a un'operazione dove si cercava di "catturare un individuo ricercato".
Il ricercatore del gruppo per i diritti umani di B'Tselem, Musa Abu Hashhash, ha tuttavia descritto l'incidente come "il caso più scioccante che abbia mai documentato".
Le forze di occupazione israeliane di solito molestano i palestinesi nella West Bank occupata.
I palestinesi riferiscono di essere spesso brutalizzati, intimiditi e costretti a passare i posti di blocco sotto l'occupazione.