Washington ha fornito all'Ucraina armi per un valore di 1,65 miliardi di dollari

Washington ha fornito all'Ucraina armi per un valore di 1,65 miliardi di dollari

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Il ministero degli Esteri russo ha sottolineato che l'aggravarsi della situazione in Ucraina è causato dall'afflusso di mercenari, reclutati dalle missioni diplomatiche ucraine.

In una dichiarazione all'agenzia di stampa Sputnik, il ministero degli Esteri russo ha affermato che negli ultimi due mesi gli Stati Uniti hanno fornito all'Ucraina armi per un valore di 1,65 miliardi di dollari.

Il ministero ha osservato che le autorità di Kiev non sono in grado di immagazzinare in sicurezza le armi che riceve dai paesi della NATO e potrebbero finire sul mercato nero.

Lo stesso scenario siriano dove le armi occidentali dovevano finire ai “ribelli moderati” i quali li rivendevano ai terroristi di al Qaeda e ISIS.

A tal proposito vi rimandiamo all'articolo che scrisse il 27 marzo del 2014 il noto reporter di guerra Robert Fisk su The Indepedent, il quale scrisse all'inizio del suo pezzo: "Beh, Dio benedica Barak Obama. Ha trovato alcuni ribelli “moderati” in Siria. Così “moderati” da fornirgli armi, addestramento e 500 milioni di dollari. Il Congresso degli Stati Uniti vuole armare questi valorosi 'combattenti per la libertà'“. Leggetevi questo articolo e diteci se ci sbagliamo a prefigurare lo stesso scenario anche in Ucraina.

Comunque, giusto per precisarlo, le cifre fornite dal Ministero della Difesa russa sono confermate dal Pentagono nel suo aggiornamento periodico sulle armi fornite all’Ucraina.

Da Mosca hanno fatto male i calcoli per difetto, dal Pentagono, infatti, ricordano che sono stati forniti “più di 1,7 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza dall'invasione russa del 24 febbraio e a 2,4 miliardi di dollari dall'inizio dell'amministrazione.”

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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