La nuova forma di psicologia del mondo digitale

17 Novembre 2022 19:46 Damiano Mazzotti

“Il Terzo Like” è il saggio molto particolare di Rocco, un giovane creativo laureato che ha deciso di esprimere se stesso al cento per cento, spiegandoci “come i Signori del Web controllano l’informazione” (Byoblu Edizioni, Milano, 283 pagine, euro 20).

È sempre utile ricordare che già “nel 1994 nacque WebCrawler, il primo motore di ricerca a indicizzare ogni singola parola di ogni pagina. Il processo di indicizzazione è noto anche con il nome SEO” (p. 31). Quindi nel 1994 si aprì una grande finestra con un panorama incalcolabile.

Come affermato dal The Wall Street Journal nel 2021, Google Search modifica “in modo sistematico i propri algoritmi per condizionare i risultati delle ricerche favorendo alcuni siti a scapito di altri”. Così vengono favorite le grandi società “come ebay, Amazon e Facebook (facendole comparire tra i primi nei risultati di ricerca)” e vengono penalizzate “le organizzazioni di minori dimensioni”. Inoltre “vengono censurati gli eventuali suggerimenti relativi ai temi più controversi” (p. 37). Non si tratta di eliminare la violenza o i contenuti sessuali, ma si vuole “escludere dai suggerimenti di ricerca tutto quello che è contrario alla propria “linea editoriale” o più in generale alla propria ideologia, implementandola negli algoritmi e nelle proprie linee guida” (p. 37).

Chiaramente i giganti del Web svolgono intense attività di lobbismo. Sempre il The Wall Street Journal “ha rivelato che il colosso che fa capo ad Alphabet ha attivo da diversi anni un programma per imbrigliare il potere intellettuale dei ricercatori universitari al fine di influenzare l’opinione pubblica e la politica” (p. 39). In realtà “Google non dice ai professori cosa scrivere, ma contribuisce economicamente quando il loro lavoro appare conveniente alle logiche del gigante del Web”. Esiste anche un report del Corporate Europe Observatory and Lobby Control del mese di agosto 2021, che “mostra le mostruose cifre di denaro impiegate ogni anno nelle attività di lobby anche in Europa da parte delle aziende del Terzo Like” (p. 40).

Comunque si può solo constatare che l’animo umano è sempre stato così, almeno fino ad oggi: “Le masse non hanno mai avuto sete di verità. Chi può fornire loro illusioni diviene facilmente il loro comandante” (Gustave Le Bon, primo psicologo sociale). Ma l’analisi de Le Bon era molto riduttiva e di parte. Era uno scrittore troppo raffinato e ben pagato per poter fare anche gli interessi delle persone più deboli. Ancora oggi troppi cittadini si sono fermati alla “veduta pazza della folla” (Stephen Reicher, professore scozzese che si occupa di Psicologia della folla).

Del resto “I motori di ricerca conoscono il navigatore così bene da proporgli ciò che lui desidera ascoltare o leggere, dando largo spazio ai preconcetti e ai pregiudizi delle persone” (Franco Fracassi, giornalista, prefazione). Ma esiste il modo per evitare la trappola della paura per cui “una paura al giorno toglie il pensiero critico di torno” (Paolo Sceusa, giurista, introduzione). Purtroppo chi segue un pastore diventa una pecora.

Come scrisse lo scrittore Philip Dick, “Lo strumento basilare per la manipolazione della realtà è la manipolazione delle parole. Se controlli il significato delle parole, puoi controllare le persone che devono usare le parole” (citazione di p. 83)

Rocco è un cantautore che dopo aver studiato Scienze della Comunicazione ed essersi laureato in discipline psicosociali è approdato nel mondo digitale. Ora si occupa di Libertà nell’Informazione. Per seguire una sua intervista: https://www.luogocomune.net/27-media/6109-rocco-il-terzo-like.

Nota aforistica – “Una volta che un paese è abituato ai bugiardi, ci vogliono generazioni per riavere la verità” (Gore Vidal, scrittore e sceneggiatore); “Più grande è il potere, più pericoloso è il suo abuso” (Edmund Burke, 7 febbraio 1771, discorso alla Camera dei Comuni); “Combattiamo contro tre giganti mio caro Sancho: l’ingiustizia, la paura e l’ignoranza” (Miguel de Cervantes); “Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato” (Orwell).

Nota storica – Ricordiamo che “Facebook sbarcò a Wall Street il 18 maggio 2012 con una delle offerte pubbliche di vendita (IPO) più grandi della storia degli Stati Uniti. Nella prima giornata di contrattazioni Facebook vendette azioni per 16 miliardi di dollari (il nono di sempre nella storia statunitense)”. Quindi “Mark Zuckerberg, allora poco più che ventisettenne, si ritrovò improvvisamente con un patrimonio personale di diversi miliardi di dollari” (p. 62); “Il potere non indietreggia mai, se non in presenza di un potere maggiore” (Malcolm X); “La propaganda è in democrazia ciò che il randello è in uno stato totalitario” (Noam Chomsky); “Chiunque controlla i media, controlla le menti” (Jim Morrison); “L’umanità è una mandria di esseri che devono essere governati con la frode, l’inganno e con lo spettacolo” (Edmund Burke).

Nota finale – Nel 2020 “Mediobanca ha analizzato conti e bilanci delle 25 maggiori società internet al mondo (cosiddette “web soft”) dal 2015 al 2019. Attraverso operazioni tra filiali domiciliate in diversi stati questi gruppi riescono a spostare gli utili nei paesi dove il prelievo fiscale è bassissimo o inesistente. Con queste tecniche definite di “ottimizzazione fiscale” i big di internet sono riusciti a sottrarre al fisco tra il 2015 e il 2019 circa 46 miliardi di euro” (da p. 70).

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