La scelta di vivere bene. Le nuove ricerche legate al Metodo Di Bella

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La scelta di vivere bene. Le nuove ricerche legate al Metodo Di Bella

 

 

Chi ama l’umanità ama la verità. Questo è il motto esistenziale della famiglia Di Bella e il dottor Giuseppe Di Bella ha sintetizzato le ricerche del padre, Luigi Di Bella, in un’opera scientifica magistrale, supportata da innumerevoli studi internazionali: “La scelta antitumore. Prevenzione, terapia farmacologica e stile di vita” (2019, Macro, 355 pagine, euro 25, con contenuti digitali).

L’introduzione molto dettagliata di Carlo Ventura, professore di Biologia Molecolare presso la Scuola di Medicina dell’Università di Bologna, rende onore alla lunga carriera del Prof. Luigi Di Bella, un plurilaureato in Medicina, in Chimica e in Farmacia, e un docente istintivamente schivo, che insegnò la Biochimica e la Fisiologia umana. Del resto il professorino era molto saggio e molto concentrato sulla ricerca della conoscenza, e non voleva perdere tempo con la proverbiale stupidità e cattiveria umana (causata dall’invidia). Cattiveria che si concretizzò in una vera e propria aggressione personale nel 1996, che causò parecchi problemi di salute a Luigi Di Bella.

Comunque un cancro è caratterizzato da un insieme di patologie correlate a una forma di vita “prepotente e parassitaria”, e una vera cura ha bisogno di “una multiterapia razionale e biologica, un complesso di sostanze sinergiche e fattorialmente interattive” con azione antitumorale (p. 17). Chiaramente la strategia migliore sarebbe quella di avviare dei percorsi di prevenzione primaria e secondaria legati agli stili di vita e all’alimentazione. Infatti nel libro vengono presi in esame i principali elementi cancerogeni chimici, fisici (elettromagnetici) e infettivi (batteri e virus). Però la prevenzione farmacologica rappresenta il perno degli studi eclettici e illuminanti di Luigi Di Bella.

A livello terapeutico il Metodo Di Bella (MDB) potrebbe integrare le terapie convenzionali (che agiscono sulle cellule proliferanti), rafforzando il sistema immunitario per abbassare il rischio di ricadute. Infatti “La teoria delle cellule staminali tumorali predice che un piccolo numero di cellule nell’ambito di un tumore… siano resistenti alla chemioterapia e alla radioterapia. Si ritiene che le cellule staminali tumorali svolgano un ruolo cruciale anche nel mantenimento della crescita tumorale e nell’inizio del processo metastatico” (Prof. Carlo Ventura, Bologna, p. 8).

Tra le varie sostanze utilizzate in sinergia in alcuni protocolli terapeutici del MDB segnalo le seguenti: acido butirrico, lisozima, Vitamina C, Vitamina D, Vitamina E, retinoidi, melatonina, somatostatina, bromocriptina. Le pubblicazioni internazionali relative alle ultime cinque sostanze sono passate dalle circa 7.000 del 1997 alle oltre 57.000 del 2018 (p. 20). E oggi il cancro non è studiato solo dai medici e dai biologi, ma è diventato una materia molto complessa presa in esame anche da Bio-informatici e Fisici. Di Bella aveva una personalità incredibile in anticipo sui tempi.

In passato la famigerata sperimentazione forzata del Metodo Di Bella è stata contrassegnata da molta confusione mediatica, chiaramente deliberata, creata per occultare alcuni risultati molto interessanti, nonostante l’utilizzo del metodo del Prof. Di Bella con pazienti molto gravi, malati di tumore a livello terminale, con una prognosi media di 45 giorni di sopravvivenza. Anche se la sperimentazione non rispettava completamente gli schemi terapeutici e la prassi del Prof. Di Bella, lo studio, iniziato nel marzo 1998 e terminato alla fine di ottobre dello stesso anno, aveva ottenuto i seguenti risultati: dopo sette mesi il 48 per cento dei pazienti risultava in vita rispetto alle aspettative di vita di due mesi; il 25 per cento era ancora in vita nel giugno 1999 (Adolfo Di Bella, p. 344). Tra le altre cose il prolungamento della vita di queste persone non aveva comportato nessun effetto collaterale angosciante o doloroso.

La “sperimentazione” teatralizzata del Metodo DB fu guastata da diversi fattori: i pazienti chemio-radiotrattati avevano un’aspettativa di vita che variava da 11 giorni a tre mesi; gli sperimentatori non avevano dichiarato l’assenza di conflitti d’interesse finanziario o ideologico; il composto dei retinoidi conteneva dosaggi molto inferiori a quelli programmati; i farmaci dati a 1048 malati erano scaduti, come documentato dai marescialli del NAS; ci fu l’errata somministrazione di acetone; in moltissimi casi furono somministrati solo quattro farmaci su i sette previsti; la maggioranza dei pazienti non aveva ricevuto la somatostatina con la siringa temporizzata (p. 28).

Oltretutto la “sperimentazione” era stata fatta senza la randomizzazione e i gruppi di controllo, e senza la vera approvazione del Prof. Di Bella (vedere la lettera all’Istituto Superiore di Sanità), che “aveva dichiarato che la sua terapia poteva essere sperimentata, studiata solo in pazienti in stadio iniziale, non chemio-radiotrattati, in quando tali terapie e le condizioni critiche, terminali, degli ammalati avrebbero invalidato e vanificato la risposta clinica al suo metodo” (p. 22).

Giuseppe Di Bella si è laureato in Medicina a Modena nel 1965. Dal 1968 a oggi ha eseguito circa 15.000 interventi in anestesia generale nell’ambito della specialità Otorinolaringoiatra (chirurgia dell’orecchio, del naso, della gola, del nervo facciale e dei tumori del distretto cervicale). Per visionare il report delle varie ricerche: https://www.researchgate.net/profile/Giuseppe_Di_Bella2https://www.researchgate.net/publication/329738195_Di_Bella_Method.

Nota poetica – “Quando Lei non ci sarà più, taglierò il Suo ricordo in tante piccole stelle, e il cielo sarà così bello che tutti si innamoreranno della notte” (bambina undicenne guarita da Di Bella).

Nota internazionale – “La ricerca in campo scientifico non è affatto libera ma in mano a una cerchia ristretta… Almeno il 50 per cento dei dati medici è corrotto” (Prof. Randy Schekman, premio Nobel per la Medicina nel 2013, https://elifesciences.org). “Gran parte della letteratura scientifica, forse la metà, può essere dichiarata semplicemente falsa. La scienza ha preso una direzione verso il buio” (Richard Horton, caporedattore, https://www.thelancet.com). “Non è più possibile credere a gran parte della ricerca clinica che viene pubblicata” (Prof. Marcia Angel, https://www.nejm.orghttps://www.macrolibrarsi.it/autori/_marcia_angell.php). In ogni caso “La globalizzazione dell’intelligence sul consumatore [anche sanitario e farmacologico] richiede una combinazione di fortuna, furbizia e forza bruta” (William Davies, L’industria della felicità. Come la politica e le grandi imprese ci vendono il benessere, p. 178). Quindi negli ultimi anni il business è diventato senza pietà anche nella Sanità.

Link utilihttps://www.youtube.com/watch?v=s64A-htwnUA (il funzionamento del Sistema Immunitario spiegato dal Prof. Giuseppe Di Bella); http://www.metododibella.org/it/#.XsCgcriLKCk (articoli relativi al rafforzamento del Sistema Immunitario per poter affrontare meglio il Covid-19): https://www.youtube.com/watch?v=ZZ4vK-SxnCc (intervista emozionante curata da RadioRadio); https://www.agoravox.it/Il-corpo-e-l-immunoterapia.html (una terapia immunologica italiana); https://www.youtube.com/watch?v=7Fw-tEfL5Ck (il Dr. Mastrangelo e la grande importanza della Vitamina C, come dichiarato anche dal due volte premio Nobel Linus Pauling, che la sperimentò anche personalmente); https://www.dagospia.com/rubrica-39/salute/fermi-tutti-dotto-intervista-39-immunologo-foche-39-39-236751.htm (l’immunizzazione e la fase della convivenza con il virus).

Foto: Wikipedia

Damiano Mazzotti

Damiano Mazzotti

"Prima delle leggi, prima della stampa, la democrazia è la parola che puoi scambiare con uno sconosciuto" (Arturo Ixtebarria').

 

Damiano Mazzotti è nato nel 1970 in Romagna e vive in Romagna. Si è laureato in Psicologia Clinica e di Comunità a Padova nel 1995. Nel corso della vita si è occupato di consulenza, di formazione e di comunicazione, lavorando nella Regione Emilia-Romagna, per società di Milano e per l’Istituto Europeo di Management Socio-Sanitario di Firenze. Nel 2008 diventa uno studioso indipendente e un Citizen Journalist che ha pubblicato centinaia di articoli sulla piattaforma informativa Agoravox Italia (www.agoravox.it/Damiano-Mazzotti). Nel 2009 ha pubblicato Libero pensiero e liberi pensatori, il primo saggio di un giornalista partecipativo italiano. 

 

 

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