Cosa succede in Kazakistan?

04 Gennaio 2022 19:00 La Redazione de l'AntiDiplomatico

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Cosa succede in Kazakistan? Secondo le notizie che giungono dal paese ex sovietico dell’Asia Centrale sono in corso forti proteste popolari. Il prezzo del gas liquido potrebbe essere stato la causa, ma sembra che il solo aumento del prezzo del gas non basti a fare chiarezza sul perché sia scoppiata la protesta, visto che le manifestazioni non si sono fermate quando il governo ha accettato un prezzo più basso del gas liquido.

L’agenzia Ria Novosti riporta che:

- dal 1° gennaio gli acquisti di gas di petrolio liquefatto nel Paese hanno iniziato ad essere interamente effettuati in borsa a prezzi di mercato in base all'equilibrio tra domanda e offerta

- Le autorità hanno spiegato che fino ad ora questo tipo di carburante veniva venduto a un prezzo inferiore al prezzo di costo, e i produttori lo vendevano in perdita

- Il prezzo medio all'ingrosso per le forniture di gas liquefatto di gennaio a Mangistau Oblast ammontava a 78 tenge per litro e il prezzo al dettaglio - 100 -120 tenge

- l'aumento dei prezzi del carburante ha causato malcontento nella popolazione, i manifestanti nella regione di Mangistau, principalmente ad Aktau e Zhanaozen, hanno iniziato a chiedere una riduzione da 120 a 60 tenge

- Il presidente del Kazakistan ha incaricato di indagare sulla situazione, è stata creata un'apposita commissione governativa, è stata avviata un'inchiesta contro i proprietari delle stazioni di servizio per collusione sui prezzi

- i proprietari di distributori di benzina nella regione di Mangystau hanno deciso di ridurre il prezzo del carburante a 85-90 tenge al litro e oggi, a seguito dei risultati delle trattative tra le autorità e i manifestanti della regione, è stato deciso di ridurre il prezzo a 50 tenge.

Il presidente kazako ha chiesto alla popolazione di non dare seguito agli appelli distruttivi.

"Il governo, nell'ambito dei poteri conferitigli, al fine di garantire stabilità al Paese, ha deciso di ridurre il prezzo del gas liquefatto nella regione di Mangistau a 50 tenge (0,11 dollari - ndr) al litro. Chiedo ai manifestanti di non per seguire gli appelli distruttivi delle persone interessate a minare la stabilità e l'unità della nostra società", ha affermato su Twitter il presidente Kassym-Zhomart Tokayev

Se le proteste si intensificassero, la situazione in Kazakistan potrebbe prendere risvolti che abbiamo già visto in altri paesi e situazioni. Nel paese è presente un enorme numero di russi e russofoni che vivono ancora in questa repubblica dell'Asia centrale. Tutti ricordiamo come è finita la situazione in Ucraina, che è iniziata con richieste economiche, ma molto presto si è trasformata in una situazione di scontro interetnico.

In Kazakistan si rischia davvero il bagno di sangue e scene come quelle già viste ad Odessa in Ucraina. A questo punto potrebbe intervenire Mosca per avvisare le parti in conflitto che i tentativi di attaccare i russi saranno interpretati come un attacco diretto alla Russia, con tutto ciò che ne consegue.

Come già era stato paventato da alcuni analisti, il Kazakistan si configura come il prossimo punto caldo dello spazio post-sovietico.

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