1979 ad oggi. Basta fake news: altro che produttività, sono i salari a essere crollati!
di Gilberto Trombetta
Per la stragrande maggioranza dei lavoratori americani, a partire dal 1979, il salario orario "reale" (aggiustato per l'inflazione) inizia a divergere dalla produttività dell’intera economia.
Il primo grafico mostra l’andamento della produttività e della compensazione oraria dal 1947 al 2018. Dopo una crescita sovrapponibile nei tre decenni successivi alla seconda guerra mondiale, la produttività continua a crescere mentre il salario dei lavoratori si arresta.
Dal 1979 al 2018 la produttività è cresciuta del 69,6%, mentre i salari orari dei lavoratori sono cresciuti appena dell'11,6%. La produttività è quindi cresciuta sei volte più rapidamente rispetto alle retribuzioni.
Una domanda nasce spontanea alla luce di questi dati: dove è finita la produttività "in eccesso"? Una parte significativa è andata ad aumentare i profitti aziendali e la rendita dei possessori di capitali e di imprese (Bivens et al. 2014).
Ma la maggior parte è andata a quelli in cima alla piramide della distribuzione del reddito (Mishel e Kassa 2019).
Come mostra il secondo grafico, l'1% più ricco ha visto un aumento cumulativo dei salari annuali del 157,8% tra il 1979 e il 2018.
Molto di più della crescita della produttività in tutta l'economia e oltre sei volte di più della crescita media dei salari del 90% inferiore (23,9%).
Nello stesso periodo, i guadagni dello 0,1% sono cresciuti del 340,7%.
[da “State of Working America Wages 2019” https://www.epi.org/publication/swa-wages-2019/ via Fabrizio Zulli]