2011-2018. Pensioni, salari e sanita': tutte le richieste (agghiaccianti) dell'Unione europea agli stati
Di Gilberto Trombetta
105 raccomandazioni per ridurre le pensioni e aumentare l’età pensionabile.
63 intimazioni a tagliare il sistema sanitario pubblico e a privatizzarlo.
50 indicazioni di riduzione dei salari.
45 suggerimenti di taglio alle protezioni sociali per disoccupati e disabili.
38 richieste di riduzione delle tutele dei lavoratori.
È la lista dell’orrore delle richieste fatte dall’Unione Europea agli Stati membri tra il 2011 e il 2018 così come viene fuori dal rapporto commissionato dall'europarlamentare della Linke Martin Schirdewan e realizzato da Emma Clancy*.
Praticamente l’esatto contrario dei principi su cui si fonda la nostra Costituzione: lavoro, salari e dignità della persona.

Nello specifico si tratta delle “raccomandazioni” della Commissione ai Paesi membri nell’ambito del Patto di stabilità e crescita.
Proprio quello che, dopo anni di macelleria sociale e TINA (There is not alternative) i giornaloni nostrani ci hanno detto che non fa crescere.
Anzi il contrario.
Certo, nel dircelo hanno dovuto eliminare “ e crescita” dal nome dato all’accordo suicida perché titolare “Il Patto di stabilità e crescita non aiuta la crescita” avrebbe reso la presa per i fondelli di cui siamo vittime da decenni eccessivamente manifesta.
Ma c’è ancora chi dice che fuori dalla UE sarebbe peggio o che la UE va cambiata da dentro.
[* Discipline and Punish: End of the road for the EU’s Stability and Growth Pact? https://emmaclancy.com/2020/02/17/discipline-and-punish-end-of-the-road-for-the-eus-stability-and-growth-pact/ via Thomas Fazi
Ue avvia la revisione al Patto di stabilità: «Non ha aiutato la crescita»
https://www.corriere.it/economia/finanza/20_febbraio_05/ue-avvia-revisione-patto-stabilita-non-ha-aiutato-crescita-87d99b66-480e-11ea-9387-c272ba1d511e.shtml]