Alberto Negri: "Siete proprio sicuri che non è colpa nostra se questi paesi sono stati distrutti?"
di Alberto Negri*
L’attacco, non so quanto giustificato, alle attività umanitarie si sta trasformando in una deriva demenziale. Dopo avere pianto sulle disgrazie dei profughi, adesso si cerca l’auto-assoluzione incitandoli a restare a casa loro per combattere regimi dittatoriali e corrotti. Non è colpa nostra, non è compito nostro, si dice, se questi Paesi sono ridotti in questo modo.
Cronologia minima.
1979: i mujaheddin sostenuti da Usa e monarchie del Golfo fanno la guerra al regime filo-sovietico dopo l’invasione di Mosca.
1980: l’Iraq, sostenuto dal mondo occidentale e dalle monarchie del Golfo, attacca l’Iran, e comincia la grande destabilizzazione del Medio Oriente.
2001: dopo le Due Torri occupazione Usa e occidentale dell’Afghanistan.
2003: invasione Usa dell'Iraq. Il colpo mortale al Medio Oriente.
2011: bombardamento di Gheddafi da parte di Francia. Gran Bretagna e Stati Uniti.
2011: guerra per procura in Siria contro Assad da parte di Turchia e monarchie del Golfo con il consenso occidentale.
Mi sono limitato ai casi più macroscopici. C’è da meravigliarsi se arrivano a casa nostra? Le splendide monarchie del Golfo che fanno tanto divertire con gli eroi del football e riempiono le tasche di Londra, Parigi e Washington, hanno alimentato questa destabilizzazione per tenerla lontana da casa loro. Ora paghiamo il conto.
*Post Facebook del 7 agosto 2017