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Ambasciatore russo Razov: "E' scioccante come la decisione di inviare armi è stata presa proprio all'inizio dei negoziati"
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L'Ambasciatore della Federazione russa in Italia Razov ha rilasciato oggi un'intervista all'Adnkronos in cui dichiara come "L'affermazione che la NATO è un fattore di pace e stabilità non è convincente. Sappiamo cosa è successo in #Jugoslavia, #Iraq, #Libia, ecc. Devo sottolineare che l'espansione della NATO ha violato numerose promesse fatte dopo il crollo dell'URSS".
Molto importanti le parole di Sergey Razov sulle trattative in corso con gli ucraini: "Le trattative sono iniziate. La nostra posizione, come delineata dal Presidente Vladimir V. #Putin, è la seguente: status neutrale e non nucleare dell'Ucraina, sua smilitarizzazione e denazificazione, riconoscimento dell’appartenenza alla Russia della Crimea e sovranità delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Abbiamo ripetutamente e ragionevolmente spiegato ciascuna di queste posizioni. Siamo certamente interessati a garantire che i negoziati siano efficaci. In questo contesto, pare scioccante che la decisione di fornire armi letali all'Ucraina, sia stata presa proprio nel momento in cui le delegazioni russa e ucraina erano sedute al tavolo del primo round di negoziati a Gomel. Di fatto quelle armi saranno usate per uccidere i militari russi, il che, sarete d'accordo, aggiunge ulteriori complicazioni alle relazioni tra stati. Inoltre, è difficile prevedere in quali mani finiranno queste armi e contro chi potranno essere utilizzate. Come sapete, decine di migliaia di armi leggere sono già state distribuite alla popolazione civile, compresi elementi criminali ucraini rilasciati dal carcere, che potrebbero svolgere un ruolo in Ucraina e in altre zone di conflitto."