Andrea Zhok - "La cronaca nera è l'emergenzialismo dei poveri"
Un plastico di una casa preparato per la puntata dell'1 dicembre 2009 di Porta a Porta (ANSA/MASSIMO PERCOSSI/CRI)
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di Andrea Zhok
Propongo una moratoria sul malcostume di fare di singoli casi di cronaca nera esempi di teorie universali, da cui trarre più o meno pompose lezioni universali.
E' utile capire che:
1) nel 99.9% dei casi le informazioni sul caso particolare sono insufficienti a comprendere le dinamiche reali;
2) anche laddove le informazioni sul singolo caso fossero ottimali, i casi singoli presentano gradi di libertà imprevedibili;
3) quali casi raggiungono l'attenzione mediatica, e come, è già una scelta manipolatoria fatta a monte dalle fonti di informazione (per dire, in media ci sono ogni giorno 11 suicidi, e quasi 3 morti sul lavoro: se debbano assurgere ad emblemi di una dinamica, o se invece debba farlo un altro evento di cronaca nera è una scelta mirata).
4) la dinamica dei commenti sulla cronaca nera è la leva sistematicamente utilizzata dai manipolatori dell'opinione pubblica per condurre l'agenda politica in direzioni predefinite.
La cronaca nera è l'emergenzialismo dei poveri.
Serve a indurre un senso di urgenza e inderogabilità liberamente incanalabili, a servizio di intenzioni pregresse (accrescere la frammentazione sociale, aumentare la diffidenza, spingere per la crescita di controlli, sorveglianza, delazioni, ecc.).
Smettiamo di cascarci.