Assad: "Siamo l'ultimo Paese socialista del mondo arabo. La guerra ha dimostrato che il sistema socialista è stato molto importante per la Siria"

Assad: "Siamo l'ultimo Paese socialista del mondo arabo. La guerra ha dimostrato che il sistema socialista è stato molto importante per la Siria"

In un intervista concessa, oggi, al quotidiano serbo, "Politika" il Presidente siriano, Bashar Al Assad, ha dichiarato che la Siria ha resistito grazie al sistema socialista e ad un forte ruolo del settore pubblico. Inoltre, ha ribadito che chiunque sia il vincitore delle prossime elezioni presidenziali USA, non porterà alcun beneficio alla Siria.

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Testo dell'intervista in lingua originale del quotidiano serbo, "Politika"
 
A seguire, alcuni passaggi dell'intervista.
 
"La cosiddetta 'Coalizione Internazionale', che è in realtà nordamericana, non ha fatto nulla circa il flusso di petrolio dalla Siria alla Turchia, anche se i suoi satelliti e droni lo hanno osservato. Ma dopo l'intervento dei russi che hanno attaccato i convogli e le postazioni dell'ISIS, è diminuito", ha affermato Assad.
 
Il presidente siriano ha sottolineato che la Turchia, l'Arabia Saudita e Qatar sono marionette nelle mani dell'Occidente, assicurando che i terroristi combattono in Siria per conto dei  paesi occidentali e degli Stati Uniti.
 
Alla domanda su ci riceve i fondi per il contrabbando di petrolio, Assad ha spiegato: "L'ISIS ottiene una parte di questi fondi e li utilizza per reclutare terroristi e pagare i loro stipendi, mentre i funzionari del governo turco, tra cui Erdogan e la sua famiglia ottengono l'altra parte."
 
In merito alla questione se la Russia e gli Stati Uniti possano essere partner nella guerra contro i terroristi in Siria, il leader siriano ha osservato: "In realtà, è impossibile. I russi si basano sui loro valori politici, oltre agli interessi. Essi basano i loro valori sulla legge internazionale e la lotta contro il terrorismo. Per quanto riguarda gli interessi, la diffusione del terrorismo nella nostra regione non influenzerà solo noi, ma anche l'Europa, Russia e altri paesi del mondo. I russi sono molto seri e sono determinati a continuare la lotta contro il terrorismo, mentre gli statunitensi si basano su valori completamente diversi. Usano il terrorismo come una carta da giocare in politica per servire i propri interessi sopra gli interessi di altri paesi del mondo."
 
Circa il raid Usa contro l'esercito siriano vicino all'aeroporto di Deir Ezzor, Assad ha ribadito che l'attacco è stato premeditato da parte delle forze nordamericane, sostenendo gli statunitensi volevano indebolire l'esercito siriano dopo la ritirata dell'ISIS e Al Nosra in molte zone in Siria, grazie alla cooperazione siro-russo-iraniana.
 
Ed ha continuato: "Il raid degli Stati Uniti è stato progettato per consentire all'ISIS di conquistare la postazione siriana. In meno di un'ora dopo il raid, l'ISIS ha attaccato la postazione. Come l'ISIS poteva sapere che gli Stati Uniti avrebbero attaccato la postazione siriana? ... Questa è una chiara prova del supporto fornito dai nordamericani che usano i terroristi per cambiare l'equilibrio delle forze per attuare le loro agende politiche."
 
Riguardo alla responsabilità per l'attacco contro il convoglio della Croce Rossa nei pressi di Aleppo, Assad ha assicurato che i gruppi terroristici sono certamente responsabili per l'attacco. "Hanno l'interesse a farlo perché non vogliono la tregua e rifiutano l'ingresso in tutti i quartieri dei convogli. Noi non abbiamo alcun interesse ad attaccare i convogli. Non c'erano forze siriane nella zona e non c'erano aerei siriani o russi che la sorvolavano. Questo fa parte di una campagna di propaganda occidentale che accusando la Siria di aver attaccato il convoglio, trova una giustificazione per ulteriori interventi in Siria sia militari o attraverso i terroristi", ha precisato.
 
Circa l'uso da parte di un gruppo di terroristi ad Aleppo di gas cloro, Assad ha sottolineato: "Senza tener conto di questi attacchi chimici, abbiamo comunicato ieri che i terroristi hanno ucciso negli ultimi tre giorni di 80 civili a Aleppo. Ma non si dice nulla su queste persone nei media mainstream occidentali che trasmettono alcune immagini e gli incidenti che si verificano nelle zone controllate dai terroristi per usarle a beneficio della loro agenda politica al fine di condannare il governo siriano e di assegnargli la responsabilità."
 
Quando gli è stato chiesto se l'esercito siriano non avesse ancora armi chimiche, Assad ha confermato che l'esercito siriano non ha armi chimiche dal 2013, precisando che prima di questa data l'esercito non le aveva mai usate.
 
Sulla fine della guerra, il presidente Assad ha affermato che la risoluzione di problemi interni hanno bisogno di meno di un anno, ma diventano più complicati solo quando c'è l'intervento di forze straniere. "Siamo in grado di risolvere i problemi come siriani in alcuni mesi e meno di un anno, a condizione che non vi è alcun intervento straniero. La risoluzione dei nostri problemi risiede soprattutto nel supporto esterno fornito da paesi come la Turchia, l'Arabia Saudita, il Qatar e, naturalmente, l'Occidente, in particolare gli Stati Uniti, ai terroristi in Siria" ha precisato.
 
Inoltre, Assad ha dichiarato che la Siria è l'ultimo paese socialista nel mondo arabo, sottolineando che ha un'economia aperta e allo stesso tempo un forte settore pubblico.
 
Assad ha aggiunto: "Il settore pubblico ha svolto un ruolo importante nella fermezza della società siriana e del governo siriano durante la guerra. Senza questo settore, la situazione poteva essere molto più difficile. Credo che la guerra ha confermato che il socialismo e il sistema socialista sono molto importanti per tutto il paese."
 
Se le più grandi aziende in Siria sono pubbliche o private, il presidente Assad ha sottolineato che in Siria, ci sono aziende pubbliche e private "ma in una situazione del genere, il settore pubblico gioca sempre il ruolo più importante", ha aggiunto.
 
Sulla tolleranza tra le religioni ed etnie in Siria, Assad ha avvertito: "Senza la diversità, rappresentata dalla presenza di cristiani, musulmani, le altre fedi ed etnie nella società, la Siria non esiste più."
 
Il presidente Assad ha anche ricordato che la società siriana è diventata più forte rispetto a prima della guerra, c'è stata una lezione importante che ha colpito nel profondo qualsiasi siriano.
 
Assad, ha sottolineato che alla fine degli anni '90 del secolo scorso, nonostante i suoi buoni rapporti con la Turchia, lo Stato siriano aveva sostenuto la Serbia nella questione del Kosovo, anche se i turchi hanno voluto usare il loro potere.
 
Sulle elezioni presidenziali negli Stati Uniti e quale candidato vuole che vinca, se Trump o Hillary Clinton, il presidente Assad ha dichiarato: "Il dibattito sulle elezioni in tutto il mondo si basa su quale candidato possa essere il migliore tra Clinton e Trump. In Siria, il dibattito è su chi sia il peggiore, e quindi, non credo che nessuno di loro sarà un bene per noi."
 

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