Caitlin Johnstone: “Liberare Gaza da Hamas” significa davvero ‘Liberare Gaza da tutti i palestinesi’

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Caitlin Johnstone: “Liberare Gaza da Hamas” significa davvero ‘Liberare Gaza da tutti i palestinesi’

 

di Caitlin Johnstone*

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu continua a insistere sul fatto che Israele realizzerà i piani di pulizia etnica di Trump per Gaza, affermando domenica quanto segue sulla “fase finale” del suo programma:

“Hamas deporrà le armi. Ai suoi leader sarà permesso di andarsene. Ci occuperemo della sicurezza generale nella Striscia di Gaza e permetteremo la realizzazione del piano Trump per la migrazione volontaria. Questo è il piano. Non lo nascondiamo e siamo pronti a discuterne in qualsiasi momento”.

Il suggerimento di Netanyahu che il piano di Trump per la rimozione dei palestinesi da Gaza sarebbe “volontario” è fuorviante in due modi distinti.

In primo luogo, è insensato rendere deliberatamente e sistematicamente inabitabile un luogo e poi affermare che chiunque lasci quel posto se ne andrà volontariamente. Gli esperti israeliani hanno portato avanti questa narrazione fin dai primi giorni dell'assalto, ed è palesemente falsa: dire alle persone che possono andarsene o morire di fame è esattamente come costringerle ad andarsene sotto la minaccia delle armi.

In secondo luogo, il piano di Trump per la pulizia etnica di Gaza non è “volontario”. Trump ha esplicitamente detto che “tutti” i palestinesi saranno rimossi dall'enclave e non potranno tornare, il che ovviamente significa necessariamente che chi vuole restare non potrà farlo. Netanyahu dice di voler realizzare il piano di Trump, e il piano di Trump è una pulizia etnica forzata.

Un membro della Knesset del partito Likud di Netanyahu, Amit Halevi, ha appena commentato alla radio israeliana che il piano è “occupare il territorio per ripulirlo dal nemico”, aggiungendo che Israele ha bisogno di “tornare a Gaza in modo permanente e controllare questo spazio, perché è parte della nostra patria”.

Insomma, quanto devono essere più espliciti?

Quando gli apologeti di Israele rispondono ai canti di “Gaza libera” con “Gaza libera da Hamas”, quello che intendono veramente è “Gaza libera da tutti i palestinesi”. Il programma che stanno sostenendo non ha nulla a che fare con Hamas: si tratta di epurare un territorio palestinese dai palestinesi e sostituirli con ebrei israeliani. È l'ennesimo accaparramento di terra da parte di Israele e l'ennesimo tentativo di eliminare i palestinesi dalla loro patria storica.

Se si trattasse davvero di liberare i palestinesi da Hamas, allora perché Israele sta sfruttando questo momento politico per portare avanti programmi di pulizia etnica in Cisgiordania, dove Hamas non governa? Il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato a proposito della Cisgiordania occupata che “dobbiamo affrontare la minaccia proprio come affrontiamo l'infrastruttura terroristica a Gaza”, e il manuale di Gaza viene utilizzato sempre più spesso. Decine di migliaia di persone sono state sfollate mentre il campo profughi di Jenin è stato reso inabitabile da un'aggressiva campagna di bombardamenti israeliani, con centinaia di case attivamente distrutte - non per combattere Hamas, ma per sbarazzarsi dei palestinesi. Perché questo è l'unico scopo.

La stampa occidentale si è occupata ossessivamente del fatto che alcuni manifestanti a Gaza hanno espresso il loro malcontento nei confronti di Hamas, dopo che quegli stessi organi di stampa avevano appena trascorso un anno e mezzo ignorando milioni di manifestanti contro il genocidio in tutto il mondo e coprendo le atrocità di massa di Israele a Gaza.

“Guardate!”, ci viene detto. “Quelle manifestazioni dimostrano che la gente di Gaza vuole essere libera da Hamas! Questo giustifica tutto ciò che Israele e i suoi alleati hanno fatto!”.

Ma, ancora una volta, le azioni di Israele non hanno nulla a che fare con Hamas. Hamas non è la ragione, è la scusante. La giustificazione per portare avanti un'agenda che Israele sta cercando di portare avanti da quando esiste come Stato moderno.

Questo è ciò che i sostenitori e i difensori di Israele stanno realmente sostenendo. Non l'eliminazione di Hamas e certamente non la libertà dei palestinesi. Sostengono la fine dell'esistenza dei palestinesi sul territorio palestinese. Per quanto cerchino di indorare la pillola, questa è la loro posizione. Questo è ciò che Israele vuole, quindi sostenere le azioni di Israele a Gaza significa necessariamente sostenere i fini verso cui Israele sta spingendo.

(Traduzione de l'AntiDiplomatico)

*Giornalista e saggista australiana. Pubblica tutti i suoi articoli nella newsletter personale: https://www.caitlinjohnst.one/

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