Caso Evergrande: la disinformazione del Corriere e quello che sta accadendo veramente in Cina
Il ciclone dei debiti Evergrande fa tremare il modello cinese, titola oggi il Corriere.
Ma già nel testo dell'articolo si capisce che il titolo è ad effetto (funzionale alla linea pro guerra fredda del quotidiano della borghesia) e rispecchia solo in parte i contenuti del pezzo, dal quale, chi abbia un minimo di conoscenze sull'evoluzione del socialismo in stile cinese, può facilmente evincere che, a rischio, è piuttosto il modello che i media occidentali hanno costruito nel corso degli ultimi decenni, cioè quello di una Cina avviata alla piena restaurazione del capitalismo.
Ebbene la vicenda del colosso immobiliare Evergrande, come le recenti disavventure del magnate di Alibaba Jack Ma e altri eventi consimili, testimonia piuttosto della svolta impressa da Xi Jinping verso un recupero di controllo dello stato partito sulle grandi imprese private cui erano state lasciate le briglie sul collo per evitare di fare la fine dell'URSS, collassata anche per l'incapacità di garantire un mercato dei beni di consumo in grado di soddisfare le esigenze di una classe media in crescita (in Cina i settori strategici e le banche. tuttavia, sono sempre rimaste sotto controllo statale).
Ora è venuto il momento di tagliare le unghie agli speculatori e sequestrarne i profitti per ridurre le disuguaglianze.
L'ombra di Mao si erge sempre più chiaramente dietro il profilo di Xi Jinping, e questo preoccupa l'Occidente assai più della concorrenza delle megaimprese cinesi a quelle di casa nostra.