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Coronavirus in Venezuela, «Sono un medico di opposizione ma sostengo le misure di Maduro»
Molteplici le reazioni sui social alle annunciate nelle ultime ore dal presidente Nicolás Maduro, per fermare la diffusione del coronavirus nel paese.
La maggioranza sostiene le disposizioni del governo nazionale, per proteggere le persone da un possibile contagio da questo nuovo virus. Non sono mancare parole di sostegno arrivate da parte di persone che militano nelle fila della destra venezuelana.
È questo il caso dell'utente @NuevaTec47, Adriana Moran, un medico di professione, che sottolinea come si stiano adottando le misure giuste per prevenire la diffusione della pandemia su tutto il territorio nazionale.
Como médico venezolana, como opositora a Nicolás Maduro, como opositora a Chávez y su proyecto revolucionario, declaro mi adhesión a las medidas adoptadas por el jefe de Estado venezolano convencida de que o ponemos por delante la salud de nuestro pueblo, o lo condenamos.
— Adriana Moran (@NuevaTec47) March 17, 2020
«Come medico venezuelano, come oppositrice di Nicolás Maduro, come oppositrice di Chávez e del suo progetto rivoluzionario, dichiaro la mia adesione alle misure adottate dal Capo dello Stato venezuelano convinta che o mettiamo davanti a tutto la salute del nostro popolo o lo condanneremo», queste le parole di apprezzamento verso il governo Maduro della dottoressa venezuelana che non fa mistero di essere schierata con l’opposizione. Ma la circostanza non gli impedisce di apprezzare le misure decise dal governo chavista per arginare la diffusione del Covid-19 in Venezuela.
L’utente @abogpenal29 invece sottolinea che questo è il tempo di mettere da parte le differenze politiche per lottare con la massima unità contro il coronavirus.
«Condivido la sua opinione, dottoressa, deve esserci qualcuno che prenda il controllo della situazione. È un momento di unità e coesione dei cittadini, c’è bisogno che tutti nelle loro case collaborino con misure preventive. Le differenze politiche sono per un altro momento», ha scritto.
Per arginare un’eventuale diffusione del coronavirus in Venezuela, dove attualmente sono segnalati 33 casi confermati, il presidente dal 17 marzo ha esteso la quarantena sociale già applicata solo in alcuni Stati a tutto il paese.
Per spiegare le ragioni di una misura «drastica, ma necessaria», Maduro ha mostrato i modelli matematici diffusi dal Washington Post, dove viene mostrato che il Covid-19 si diffonde senza adottare alcuna misura, mentre i migliori risultati si ottengono con distanziamento sociale e quarantena totale di un paese, con i suoi confini chiusi. Come fatto dalla Cina a Wuhan e attualmente dall’Italia sull’intero suo territorio. «È ciò che viene consigliato, è ciò che consigliamo al mondo», afferma il presidente Nicolás Maduro, motivo per cui ha preso la decisione di estendere la quarantena a tutto il paese.
Ha indicato inoltre che in Venezuela hanno valutato i modelli statistici, le esperienze di Italia, Spagna e tutta l'Europa. «In America Latina non abbiamo sistemi sanitari potenti come quelli di quei paesi, né il loro potere economico. Se trascuriamo noi stessi, se ci fidiamo di noi stessi, possiamo avere una terribile pandemia sui popoli dell'America Latina e dei Caraibi. Pertanto, il Venezuela si fa avanti e dichiara la quarantena totale in tutti gli stati e nel Distretto della Capitale!».
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