Geopolitica della solidarietà: 20 anni di ALBA-TCP e il futuro della cooperazione sud-sud

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Geopolitica della solidarietà: 20 anni di ALBA-TCP e il futuro della cooperazione sud-sud

Quest’anno si celebra il 20° anniversario della fondazione dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America - Trattato di Commercio dei Popoli (ALBA-TCP). Un traguardo indubbiamente importante che rappresenta un momento di riflessione e celebrazione di due decenni di lotta per l’integrazione regionale basata sui principi di solidarietà, complementarietà e rispetto della sovranità nazionale. Nata come alternativa ai modelli di integrazione neoliberisti e imperialisti, l’ALBA-TCP rappresenta oggi un simbolo di resistenza e cooperazione tra le nazioni dell’America Latina e dei Caraibi. L’anniversario rappresenta un’occasione per evidenziare i successi e le conquiste di questo progetto, il cui impatto ha superato i confini regionali, contribuendo alla costruzione di un mondo multipolare.

Origini e fondamenti ideologici

Le radici ideologiche dell’ALBA-TCP si rifanno al pensiero di Simón Bolivar, eroe dell’indipendenza latinoamericana, che sognava un’America Latina unita e sovrana, capace di resistere alle aggressioni esterne. Contrapposto alla Dottrina Monroe propugnata dagli USA, che giustificava la supremazia statunitense nella regione, Bolivar propose un modello di integrazione fondato sull’autonomia e sulla solidarietà tra i popoli latinoamericani. Questa visione trovò nuova linfa con l’avvento della Rivoluzione Cubana e, successivamente, con l’ascesa al potere di Hugo Chávez in Venezuela con la sua Rivoluzione Bolivariana, il quale fece del recupero delle risorse nazionali e della cooperazione sud-sud i pilastri della sua politica estera.

Iniziative chiave e risultati

In vent’anni di storia, l’ALBA-TCP ha dato vita a una serie di progetti volti a promuovere il benessere dei popoli membri attraverso meccanismi di cooperazione solidale. Tra le iniziative più rilevanti si annoverano:

Alfabetizzazione e Inclusione Educativa: i paesi membri come Venezuela, Bolivia e Nicaragua sono stati dichiarati "Territori Liberi dall'Analfabetismo" grazie al metodo educativo “Sì, io posso”, che ha consentito a milioni di persone di accedere all’istruzione e migliorare la loro condizione sociale.

Missione Milagro: un progetto sanitario che ha permesso a più di 5 milioni di persone, principalmente di origine povera, di sottoporsi gratuitamente a interventi oculistici. Questo programma ha avuto un impatto diretto sulla qualità della vita delle famiglie beneficiarie.

Inclusione Sociale e Salute: l’ALBA-TCP ha avviato lo Studio Clinico Genetico Psicosociale delle Persone con Disabilità, il quale ha identificato e supportato oltre un milione di persone in situazioni di vulnerabilità, favorendone l'integrazione sociale.

Formazione di Medici Comunitari: l’istituzione della Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM) ha formato medici con una prospettiva umanistica e solidale, rafforzando i sistemi sanitari pubblici dei paesi membri.

Sovranità Economica: il Trattato di Commercio dei Popoli (TCP), il Banco dell'ALBA e il Sistema Unitario di Compensazione Regionale (SUCRE) hanno ridotto la dipendenza dai mercati esterni e promosso il commercio equo. Questi strumenti economici si sono posti in alternativa al modello neoliberista, cercando di garantire la sovranità economica e di ridurre le asimmetrie commerciali.

Energia e Petrocaribe: uno dei progetti più emblematici è stato Petrocaribe, un programma che ha garantito ai paesi caraibici l’accesso a energia a condizioni solidali. Questo ha consentito la realizzazione di infrastrutture strategiche e ha migliorato le condizioni di vita delle popolazioni locali.

La proiezione geopolitica e il ruolo multipolare di ALBA-TCP

L’ALBA-TCP non è solo uno strumento di cooperazione regionale, ma anche un attore chiave nel panorama geopolitico globale. La sua proiezione internazionale si è rafforzata grazie alle alleanze con blocchi emergenti come i BRICS+. Durante il vertice BRICS+ del 2024 a Kazan, in Russia, paesi membri come Venezuela, Bolivia e Cuba hanno riaffermato il loro sostegno a un ordine mondiale multipolare, nonostante il clamoroso veto del Brasile all’ingresso del Venezuela bolivariano nel blocco multipolare.

Jorge Arreaza, segretario generale dell’ALBA-TCP, ha descritto il rapporto con i BRICS+ come una partnership "win-win", basata su principi comuni di sovranità, sviluppo sostenibile e complementarietà. Questo partenariato rappresenta una sfida diretta all’egemonia unipolare degli Stati Uniti, favorendo l’emergere di un ordine mondiale più giusto ed equilibrato.

L’alleanza bolivariana guarda al futuro: l’Agenda ALBA 2030 stabilisce sette linee di azione fondamentali per rafforzare l’integrazione regionale e la resistenza economica. Tra queste si annoverano il rilancio di Petrocaribe, la creazione di un’Agenzia di Cooperazione e Sviluppo, l’adozione definitiva del Trattato di Commercio dei Popoli, la promozione di un piano alimentare e il lancio di programmi di sviluppo scientifico e culturale condivisi. L’adozione di questa agenda evidenzia la determinazione dell’ALBA-TCP a promuovere un modello alternativo di sviluppo sostenibile e inclusivo.

Un’alba multipolare

Il 20° anniversario dell’ALBA-TCP è un momento di celebrazione e orgoglio per le conquiste ottenute nel campo dell’istruzione, della salute, dell’inclusione sociale e della sovranità economica. L’impatto positivo delle sue iniziative ha migliorato le condizioni di vita di milioni di persone, dimostrando che un’integrazione solidale è possibile e sostenibile.

Dal punto di vista geopolitico, l’ALBA-TCP è una forza trainante per la costruzione di un mondo multipolare. Le sue alleanze con i BRICS+ e il rafforzamento della cooperazione sud-sud dimostrano la capacità della regione di sottrarsi all’influenza imperialista e di partecipare attivamente alla ridefinizione dell’ordine mondiale. L’ALBA-TCP è, dunque, uno strumento fondamentale per portare l’America Latina e i Caraibi all’interno del nuovo panorama multipolare in costruzione, promuovendo un’alternativa al dominio neoliberista e imperialista.

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

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