Dal Qatar: l'Occidente viene da noi solo quando ha disperato bisogno

5084
Dal Qatar: l'Occidente viene da noi solo quando ha disperato bisogno

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

OPPURE

Dal 2 gennaio la nostra pagina Facebook subisce un immotivato e grottesco blocco da "fact checker" appartenenti a testate giornalistiche a noi concorrenti. Aiutateci ad aggirare la loro censura e iscrivetevi al Canale Telegram de l'AntiDiplomatico

 

Proprio ieri, avevamo scritto che l’occidente con troppa facilità pensa di poter far ricorso alle monarchie del golfo per rendersi indipendente dal gas e dal petrolio russo.

Neanche il Qatar, una monarchia più disposta ad assecondare i voleri dell’Occidente sembra molto felice di essere usata.

Infatti, sul suo account Twitter, l’ex primo ministro qatariota Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani è intervenuto su questa processione in Qatar di tanti ministri occidentali dallo scoppio della guerra in Ucraina.

"È come se fossimo il salvadanaio dell'Occidente che si apre in tempi difficili", ha lamentato l'ex ministro degli Esteri ed ex primo ministro del Qatar.

Inoltre, ha denunciato questa situazione attuale mostra che l'Occidente dimentica il suo Paese e i suoi vicini, "non interagisce con noi sulla base dell'uguaglianza o degli interessi comuni" e viene da loro solo quando si trova in una situazione di disperato bisogno.

A tal proposito, ha ricordato che gli europei ora hanno un disperato bisogno delle risorse energetiche dell'Asia occidentale a causa della crisi causata dal conflitto in Ucraina per rafforzare le loro posizioni di sicurezza.

Per tutti questi motivi, Al Zani ha raccomandato agli Stati arabi che si affacciano sul Golfo Persico di sfruttare questa opportunità e di firmare un accordo di libero scambio con l'Europa a garanzia dei propri interessi nazionali, obiettivo che, secondo lui, questi paesi arabi hanno cercato di concretizzare negli ultimi 30 anni, ma non ci sono riusciti, poiché gli europei preferiscono commerciare con la regione senza avere un quadro giuridico.

L'Europa e una decisione difficile sulla Russia

I leader dell'Unione Europea si sono incontrati lunedì scorso a Bruxelles per affrontare gli aumenti del prezzo del gas e del petrolio che stanno colpendo l'economia del blocco comunitario e se applicare o meno un embargo contro il settore energetico russo. 

Tuttavia, toccare le importazioni di energia dalla Russia, come hanno fatto gli Stati Uniti e il Regno Unito, è una decisione che divide, soprattutto in paesi come la Germania o i Paesi Bassi, che dipendono fortemente da Mosca.

Nel frattempo, diversi ministri britannici hanno avvertito di una crisi petrolifera inflazionistica nel Regno Unito, nel mezzo della crescente crisi sull'Ucraina, poiché il 35% del gas naturale europeo viene trasportato dalla Russia attraverso il gasdotto Jamal-Europa che attraversa Bielorussia, Polonia e Ucraina e Nord Stream 1, che va direttamente in Germania e attraversa l'Ucraina.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Mosca-Teheran: l'impensabile alleanza è nata! di Giuseppe Masala Mosca-Teheran: l'impensabile alleanza è nata!

Mosca-Teheran: l'impensabile alleanza è nata!

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti di Francesco Erspamer  Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Unifil, Israele e i "pompieri" sui giornali italiani di Paolo Desogus Unifil, Israele e i "pompieri" sui giornali italiani

Unifil, Israele e i "pompieri" sui giornali italiani

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione di Antonio Di Siena Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA di Gilberto Trombetta UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA

UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA

I fili scoperti del 5 ottobre di Michelangelo Severgnini I fili scoperti del 5 ottobre

I fili scoperti del 5 ottobre

Il Vietnam gioca su più tavoli (e fa bene) di Paolo Arigotti Il Vietnam gioca su più tavoli (e fa bene)

Il Vietnam gioca su più tavoli (e fa bene)

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

A violare il diritto internazionale non è solo Israele di Michele Blanco A violare il diritto internazionale non è solo Israele

A violare il diritto internazionale non è solo Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti