Doppi standard. La Germania approva l'accordo sulle armi l'Arabia Saudita
Ecco un chiaro esempio doppia morale dell’Occidente. Sanzioni e blocchi dell’acquisto di gas dalla Russia per la guerra in Ucraina, però si possono comprare idrocarburi e vendere persino armi, come all’Arabia Saudita che da sette anni sta devastando lo Yemen con centinaia di migliaia di vittime tra morti, feriti e sfollati.
I media tedeschi hanno riferito, ieri, che Berlino ha approvato una serie di nuovi accordi di esportazione di armi con l'Arabia Saudita, a dispetto del divieto del 2018 per la brutale guerra di Riad nello Yemen.
In una lettera al Bundestag, il ministro dell'Economia del Paese, Robert Habeck, ha affermato che gli accordi sono stati approvati dal cancelliere tedesco Olaf Scholz poco prima della sua recente visita in Arabia Saudita.
Le licenze di esportazione tedesche rientrano in un programma di esportazione congiunto con Spagna, Italia e Regno Unito, specifica la lettera di Habeck, e consentiranno a Riad di acquistare attrezzature e munizioni per aerei da guerra Eurofighter e Tornado per un importo di circa 35 milioni di dollari.
La Germania, le cui esportazioni di armi in Arabia Saudita sono state di circa 1,22 miliardi di dollari nel 2012, ha vietato l'esportazione di armi nel regno nel 2018 come parte di un divieto più ampio contro i paesi coinvolti nella guerra contro lo Yemen, nonostante alcune eccezioni.
Tuttavia, l'anno successivo è stato imposto un divieto totale dopo l'omicidio dell'editorialista Jamal Khashoggi all'interno dell'ambasciata saudita a Istanbul.
Questo divieto inizialmente rientrava nella politica tedesca di non esportare armi in zone di guerra attive, una politica che è cambiata a causa delle pressioni della NATO su Berlino per inviare armi in Ucraina.
Gli accordi di esportazione di armi arrivano in un momento in cui la Germania si sta affrettando a rafforzare le relazioni con i paesi esportatori di energia, poiché il paese deve affrontare una grave catastrofe economica dopo aver perso l'accesso al carburante russo
Scholz è partito la scorsa settimana per un tour negli stati del Golfo, iniziato in Arabia Saudita il 24 settembre, nel tentativo di diversificare l'approvvigionamento energetico della Germania.
Questa missione è diventata sempre più urgente dopo il sabotaggio che ha preso di mira gli oleodotti Nord Stream del Cremlino questa settimana.
La perdita di carburante russo ha spinto diverse industrie tedesche sull'orlo del collasso e ha anche costretto Berlino a nazionalizzare uno dei principali fornitori di energia della nazione per salvarlo dalla bancarotta.