Evo Morales costretto alla rinuncia. Si impone il golpe, si impone la barbarie in Bolivia

Evo Morales costretto alla rinuncia. Si impone il golpe, si impone la barbarie in Bolivia

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Il presidente boliviano Evo Morales è stato costretto a dimettersi dopo che alti ufficiali dell'esercito e capi di polizia lo hanno praticamente costretto a farlo dopo settimane di disordini fomentati dalla destra fascista contro la sua vittoria netta alle elezioni del 20 ottobre.

 

Bisogna ricordare che Evo Morales ha infatti ottenuto ben 600mila voti in più rispetto al suo rivale più vicino Carlos Mesa. In discussione era solo un eventuale ballottaggio. Mettere in discussione la legittimità delle elezioni faceva parte del copione preparato dalla destra fascista e golpista incapace di scalzare dal potere Evo Morales sul terreno democratico. 

 

"Ho deciso di dimettermi dalla mia posizione in modo che Carlos Mesa e Luis Camacho smettano di abusare e danneggiare migliaia di fratelli... Ho l'obbligo di cercare la pace e fa molto male il confronto tra i boliviani, per questo motivo, quindi invierò la mia lettera di dimissioni all'Assemblea Plurinazionale della Bolivia”, ha dichiarato l'ex presidente della Bolivia in un comunicato stampa.

 

Parimenti il vicepresidente boliviano Alvaro Garcia Linera ha dichiarato di dimettersi dalla sua posizione. I due leader hanno dichiarato che avrebbero consegnato le loro lettere di dimissioni all'Assemblea Nazionale.

 

Dal momento che sia il presidente che il vicepresidente si sono dimessi, la presidente del Senato, Adriana Salvatierra del partito MAS avrebbe dovuto assumere l'incarico, ma in seguito ha rassegnato anch’ella le dimissioni. 

 

A questo punto, per completare il golpe, Jeanine Áñez, la seconda vicepresidente del Senato, di opposizione, ha annunciato che assumerà la presidenza della Bolivia. 

 

Morales e Garcia Linera si trovano a Chimore nel dipartimento centrale di Cochabamba per lavorare con il popolo. "Ritorneremo e saremo milioni come disse Tupac Amaru II", ha dichiarato Morales.

 

Intanto in Bolivia sono in corso violenti assalti contro militanti e leader del Movimento al Socialismo (MAS), intimidazioni nei confronti di giornalisti, incendi di residenze, come quella del governatore di Oruro, e tradimento di alleati politici e membri della polizia nazionale. 

Potrebbe anche interessarti

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti