Evo Morales: «Prima governavano i gringos, adesso governano gli indios in Bolivia»

8804
Evo Morales: «Prima governavano i gringos, adesso governano gli indios in Bolivia»

 

«¡Patria sí, colonia no!», slogan a favore dell’ex presidente Cristina Fernández de Kirchner, di Juan Domingo Perón e altre figure politiche di riferimento per il continente. Così Buenos Aires ha accolto il presidente boliviano Evo Morales, in Argentina per ricevere una laurea honoris causa presso l’Universidad Metropolitana para la Educación y el Trabajo (UMET). 

 

Il motivo di tale entusiasmo è spiegato da una frase pronunciata da Morales nel suo discorso: «Prima governavano i gringos, adesso governano gli indios». In chiaro riferimento al proprio paese. 

 

Un cambio al potere dove a guadagnarci è stato sicuramente il popolo della Bolivia. Il paese andino, infatti, si conferma stabile e in piena crescita economica. «Nel 2018 la Bolivia ha fatto registrare la maggiore crescita in America Latina». Ha spiegato Evo Morales. 

 

Alcuni osservatori hanno definito questo processo ‘evonomics’. Secondo il presidente boliviano il paese ha potuto raggiungere certe performance economiche grazie a buona «redistribuzione delle risorse naturali» e procedendo a un massiccio piano di nazionalizzazioni. Riportando sotto controllo pubblico molti settori che erano stati svenduti ai privati. Dalle risorse naturali alla telefonia mobile.

 

Questo avviene in una fase segnata dal pesante attacco contro i leader popolari attraverso il potere giudiziario. Attraverso quel fenomeno conosciuto come lawfare, quando leggi, procedure giudiziarie e giuridiche, vengono utilizzate per colpire e mettere fuori gioco i leader popolari afferenti la sinistra in America Latina. Il caso Lula, in tal senso, appare paradigmatico. 

 

«Prima si inventavano i golpe militari, adesso abbiamo golpe parlamentari e giudiziari», ha denunciato Morales in riferimento alle vicende che vedono coinvolti troppi leader della sinistra latinoamericana come Kirchner, Lula da Silva e Rafael Correa, e la destituzione parlamentare di Fernando Lugo in Paraguay e Dilma Rousseff in Brasile. 

 

Davanti a questi attacchi e gli assalti dell’imperialismo statunitense, Evo Morales, ha invocato l’unità dei popoli latinoamericani. 

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole di Michelangelo Severgnini Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake di Francesco Santoianni Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti