Guerra dei dazi: accordo USA-Cina riduce tariffe dal 145% al 30%

USA riducono tariffe dal 145% al 30%, Pechino taglia dal 125% al 10%

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Guerra dei dazi: accordo USA-Cina riduce tariffe dal 145% al 30%

In un significativo passo avanti nelle relazioni economiche bilaterali, Cina e Stati Uniti hanno raggiunto un accordo per ridurre reciprocamente i dazi su una vasta gamma di prodotti, secondo quanto annunciato dalla Casa Bianca. L’intesa, frutto di intense trattative, prevede una tregua tariffaria di 90 giorni e un taglio sostanziale delle barriere commerciali, con l’obiettivo di rilanciare un commercio più equilibrato e sostenibile.

I numeri dell’accordo

Secondo il comunicato statunitense, Washington ridurrà i dazi sui prodotti cinesi dal 145% al 30%, mentre Pechino abbasserà quelli sui beni statunitensi dal 125% al 10%. Tuttavia, il testo congiunto rilasciato dai due Paesi precisa che la riduzione immediata si basa sulla sospensione di 24 punti percentuali dai dazi esistenti, mantenendo una tariffa residua del 10% per entrambe le parti. Questo meccanismo tecnico, riferito a specifici decreti ed emendamenti del 2025, suggerisce che le percentuali più elevate citate inizialmente potrebbero includere altre componenti tariffarie precedenti.

Una tregua con cautela

Il Segretario al Tesoro nordamericano, Scott Bessent, ha definito i colloqui "solidi" e ha sottolineato l’impegno comune: "Nessuna delle due parti vuole un disaccoppiamento, desideriamo commercio, ma più equilibrato. Credo che ci sia una volontà condivisa di raggiungere questo obiettivo". Tuttavia, non tutti i prodotti beneficeranno del alleggerimento: Jamieson Greer, rappresentante commerciale USA, ha specificato che dazi del 20% su sostanze come il fentanilio rimarranno invariati, insieme ad altre tariffe settoriali a livello globale.

Reazioni dei mercati e prossimi passi

La notizia è stata accolta con ottimismo dai mercati finanziari: i futures dell’S&P 500 sono saliti del 2,8%, quelli del Nasdaq 100 del 3,3%, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong ha registrato un +3,6%. Intanto, l’intesa prevede l’istituzione di un meccanismo di dialogo permanente guidato dal vicepremier cinese He Lifeng e dai rappresentanti statunitensi Bessent e Greer. I negoziati si svolgeranno alternativamente nei due Paesi o in territori terzi, con l’obiettivo di affrontare ulteriori criticità entro il 14 maggio 2025, data limite per l’attuazione delle misure.

Sfide e prospettive

Nonostante i progressi, rimangono nodi da sciogliere, come i dazi settoriali e le contromisure non tariffarie cinesi, che Pechino si impegna a sospendere. L’accordo, seppure temporaneo, segna una svolta dopo le tensioni e riflette la necessità di cooperazione in un’economia globale ancora fragile. La capacità delle due potenze di tradurre questa tregua in una soluzione duratura sarà cruciale per gli equilibri commerciali internazionali.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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