Il Pentagono e il nuovo fronte nell’Asia occidentale

2853
Il Pentagono e il nuovo fronte nell’Asia occidentale

 

La notizia è l’ennesima conferma di come si stia preparando il nuovo fronte di guerra dell’Asia occidentale, tra gli USA da una parte e Iran e Russia dall’Altra. Infatti, funzionari militari statunitensi hanno ribadito che le migliaia di truppe arrivate in tutta l’Asia occidentale negli ultimi mesi rimarranno nella regione per tutto il tempo necessario.

“Finché ci sarà bisogno di queste forze nella regione [rimarranno]”, ha annunciato, ieri, ai giornalisti Sabrina Singh, vicesegretaria stampa del Pentagono.

Singh ha anche lamentato che le forze statunitensi di stanza nel Golfo Persico “continuano a subire molestie nelle ultime settimane da parte di gruppi sostenuti dall’IRGC contro le navi commerciali”, sostenendo che questo è il motivo per cui le truppe non verranno spostate.

Negli ultimi mesi, Washington ha inviato oltre 6.000 soldati nell’Asia occidentale, compreso un contingente di 3.000 militari nel Golfo Persico per affrontare la marina iraniana. 

Prima dell’arrivo delle truppe nelle acque del Golfo, dal Pentagono avevano previsto possibili piani per “schierare una guardia di sicurezza composta da Marines a bordo delle petroliere commerciali che attraversano e vicino allo Stretto di Hormuz, per formare un ulteriore livello di difesa per queste navi”.

Oltre, a precisare che lo stazionamento di truppe sulle navi commerciali è necessario per prevenire “vessazioni e sequestri” da parte della marina iraniana. Da parte sua, l’Iran afferma che i sequestri di navi nel Golfo Persico sono legati al contrabbando di carburante o ad incidenti “mordi e fuggi”.

Washington ha anche rafforzato la sua presenza in Siria con la pretesa di “affrontare” l’ISIS.

Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani (SOHR) con sede nel Regno Unito, la Siria sta attualmente assistendo all’escalation “più violenta” delle attività dell’Isis da quando è stata “eliminata geograficamente” nel 2019. Damasco e Mosca hanno accusato gli Stati Uniti di addestrare e sponsorizzare l’Isis per mantenere il paese devastato dalla guerra in uno stato di caos.

Un’indagine approfondita di The Cradle ha dimostrato che l’esercito nordamericano era consapevole che l’Isis stava guadagnando terreno in Siria dieci anni fa e non ha fatto nulla per fermarlo, in particolare quando il gruppo ha attraversato il confine siriano con l’Iraq nel 2014 e ha lanciato un assalto per conquistare città irachena di Mosul.

Oltre ad aver ignorato l’avanzata dell’Isis sull’antica città siriana di Palmira nel 2015, che è poi stata liberata due volte dalle forze siriane e russe.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Ventotene e dintorni di Alessandro Mariani Ventotene e dintorni

Ventotene e dintorni

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

Il Poker delle monete è allo “stallo messicano" di Giuseppe Masala Il Poker delle monete è allo “stallo messicano"

Il Poker delle monete è allo “stallo messicano"

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione» di Francesco Erspamer  Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza di Giuseppe Giannini La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

Il caso Hannibal Gheddafi sta raggiungendo un punto critico di Michelangelo Severgnini Il caso Hannibal Gheddafi sta raggiungendo un punto critico

Il caso Hannibal Gheddafi sta raggiungendo un punto critico

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti