Israele attacca il nord di Gaza uccidendo 22 palestinesi. Uccisi quattro soldati in Libano

FOTO Anas Al-Sharif

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Israele attacca il nord di Gaza uccidendo 22 palestinesi. Uccisi quattro soldati in Libano

 

Le forze di occupazione israeliana hanno bombardato Gaza, uccidendo 22 palestinesi in un attacco a Jabalia al-Balad, nel nord di Gaza, e un soccorritore mentre cercava i sopravvissuti sotto le macerie dopo un attacco mortale nel quartiere Sabra di Gaza City.

Il giornalista di Al Jazeera Hossam Shabat, anch'egli ferito nell'attacco a Sabra, ha riferito che le forze israeliane lo hanno deliberatamente preso di mira quando è arrivato sulla scena per documentare l'attacco precedente.

I medici dell'ospedale Kamal Adwan hanno denunciato che, in un attacco durato tre ore, le forze israeliane hanno distrutto il tetto e i piani superiori della struttura.

Intanto, John Thune, il nuovo leader repubblicano del Senato, ha promesso a Israele rinforzi quando il suo partito riconquisterà la maggioranza al Senato, ovvero tra sei settimane.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite pronto a votare la risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza

La votazione avrà luogo oggi alle 10:00 ora di New York.

L'ultima risoluzione, avanzata dai 10 membri eletti dell'UNSC, chiede "un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente" tra Israele e Hamas. I promotori della risoluzione sono Algeria, Ecuador, Guyana, Giappone, Malta, Mozambico, Corea del Sud, Sierra Leone, Slovenia e Svizzera.

Secondo il Security Council Report, un organo di stampa che monitora i lavori del Consiglio delle Nazioni Unite, il testo potrebbe ancora essere bloccato dagli Stati Uniti, uno dei cinque membri permanenti con potere di veto sulle risoluzioni.

Dall'ottobre dell'anno scorso, il Consiglio ha già votato undici risoluzioni relative alla guerra a Gaza, solo quattro sono state adottate.

Uccisi quattro soldati in Libano

Sono quattro i soldati libanesi uccisi da un attacco aereo israeliano su una base militare nella città di Sarafand, nel Libano meridionale, mentre almeno 17 civili che vivevano nei pressi della struttura sono rimasti feriti, hanno rivelato l'esercito e il Ministero della Salute Pubblica del Paese arabo.

"Il nemico israeliano ha preso di mira un centro dell'esercito nella città di Sarafand, nel sud, che ha portato al martirio di tre soldati", si legge nel comunicato pubblicato dall’esercito libanese su X prima della morte di uno dei soldati feriti avvenuta questa mattina.

Il Ministero della Salute libanese ha precisato che 17 persone sono rimaste ferite nell'attacco, dopo aver riferito in precedenza che gli attacchi israeliani in tutto il Paese nelle 24 ore precedenti avevano ucciso 28 persone e ne avevano ferite 107, portando il bilancio delle vittime in Libano dallo scoppio dei combattimenti tra Hezbollah e Israele nell'ottobre 2023 a 3.544 morti e oltre 15.000 feriti.

Il portavoce dell'esercito libanese, Fadi Eid, aveva ricordato all'agenzia di stampa The Associated Press (AP) prima dell'attacco a Sarafand che 38 soldati erano stati uccisi negli attacchi israeliani dall'ottobre dell'anno scorso. Le ultime quattro vittime portano il bilancio complessivo delle vittime nell'esercito libanese a 42, ha precisato l'AP.

Hezbollah avverte Israele: “Se il nemico vuole farci del male nella nostra capitale, noi infliggeremo danni alla sua capitale”

Il Movimento di resistenza islamica libanese (Hezbollah) promette di provocare danni a Tel Aviv se il nemico israeliano continua ad attaccare i libanesi a Beirut.

“Se il nemico vuole farci del male nella nostra capitale, noi infliggeremo danno alla sua capitale. Abbiamo inferto duri colpi al nemico e lo faremo anche in futuro", ha avvertito Mahmud al-Qamati, membro del consiglio politico di Hezbollah, in un'intervista rilasciata, ieri, ad Al-Jazeera.

“I nostri combattenti affrontano il nemico e gli infliggono gravi perdite e vittime. Hezbollah non permetterà al nemico di raggiungere le aree a cui aveva precedentemente tentato di accedere", ha sottolineato Al-Qamati.

Il funzionario di Hezbollah ha rilasciato queste dichiarazioni il giorno dopo che i combattenti della resistenza libanese hanno lanciato una raffica di missili contro diverse postazioni israeliane a Tele Aviv e Haifa, provocando incendi e interruzioni di corrente.

 

 

 

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