Lo Xinjiang e la Nuova Via della Seta: il fulcro eurasiatico della Cina moderna

Innovazione e preservazione delle tradizioni: un equilibrio che fa dello Xinjiang un modello unico lungo le nuove rotte della Belt and Road Initiative

592
Lo Xinjiang e la Nuova Via della Seta: il fulcro eurasiatico della Cina moderna



Un gruppo di giornalisti provenienti da 24 paesi ha intrapreso una visita nella Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang. 

Vi raccontiamo in prima persona questo proficuo scambio di conoscenza reciproca all'interno di un ancestrale patrimonio umano e culturale della Via della Seta.


------------------


di Maylyn Lopez - Kashgar (luglio 2025)

Conosciuto nell’antichità come “Xiyu” (che significa “territorio occidentale della Cina”), lo Xinjiang è parte integrante della Cina fin dai tempi antichi e da sempre luogo di convivenza tra diverse etnie e religioni: attualmente vivono nella provincia 56 gruppi etnici – in particolare uiguri, han, kazaki, mongoli, hui, kirghisi, mançu, xibe, tagichi, daur, uzbechi, tatari e russi – e si professa, tra l'altro, l’Islam, il Buddismo, il Taoismo, il Cristianesimo, il Cattolicesimo e l’Ortodossia orientale.

Con una superficie di oltre 1,6 milioni di km² e confini con otto Paesi, questa regione autonoma della Cina nordoccidentale ha assunto un ruolo cruciale nella connessione tra Asia ed Europa, assumendo il ruolo di perno strategico della Belt and Road Initiative (BRI) - la nuova piattaforma di relazioni internazionali lanciata nel 2013 dal presidente XI. Opere monumentali come la ferrovia Cina-Kirghizistan-Uzbekistan e l’hub TIR di Ürümqi sono l'emblema più visibile di una crescita esponenziale. Trainato da investimenti infrastrutturali, logistica internazionale e sviluppo agricolo-tecnologico, il Pil locale ha superato recentemente i 2.000 miliardi di yuan, con il governo cinese che ha trasformato lo Xinjiang in un vero e proprio ponte commerciale che ha visto aumentare del 14% il transito dei treni merci Cina-Europa (16.400 convogli).


Kashgar: dove la modernità incontra l’anima della Via della Seta

Antico snodo della Via della Seta, Kashgar conserva ancora oggi il suo fascino millenario. Ma è anche una città in rapido cambiamento, dove la modernità non cancella le radici, bensì le valorizza. Dalla musica tradizionale alla calligrafia, dalla danza popolare alla cucina locale, le espressioni culturali della città convivono con una trasformazione agricola e industriale impressionanti. Un esempio concreto è rappresentato dalla Donghu Community, un centro civico multifunzionale che offre servizi alla comunità.

Ogni giorno, centinaia di persone frequentano questo spazio che promuove inclusione sociale, dialogo interetnico e il benessere integrale. La presenza di una biblioteca bilingue, con testi sia in cinese che in lingua uigura, e di impianti sportivi all’aperto rafforza ulteriormente il ruolo della comunità come luogo di coesione culturale.

 

Jianguoguo: Un modello di economia rurale avanzata

A pochi chilometri di distanza, nella contea di Shufu, la delegazione ha potuto visitare la cooperativa Jianguoguo Agricultural Technology che rappresenta un modello di economia rurale avanzata. Specializzata nella produzione e trasformazione di noci, l’azienda unisce innovazione e partecipazione: gli agricoltori locali, infatti, sono anche azionisti, e questo consente loro di beneficiare direttamente della crescita dell’impresa.

Con oltre 500 dipendenti e un fatturato annuo superiore a 350 milioni di yuan, Jianguoguo ha espanso la propria presenza sui mercati internazionali con filiali operative in Belgio, Paesi Bassi, Russia e altre nazioni.

Nel 2024, l’azienda ha avviato un ambizioso processo di modernizzazione del marchio, migliorando la qualità dei prodotti e lanciando nuove linee destinate all’export. Parte integrante di questa strategia è il nuovo parco industriale agricolo dedicato alla prugna, sviluppato con il sostegno della provincia del Guangdong. Il progetto, situato sempre nella zona di Kashgar, integra tecnologie di trasformazione, logistica a catena del freddo e impianti di lavorazione, con l’obiettivo di creare una filiera moderna e competitiva a livello nazionale e internazionale.



Kashgar, in questo scenario, si presenta come un laboratorio di sviluppo inclusivo: agricoltura avanzata, partecipazione comunitaria, valorizzazione culturale e attenzione al benessere locale. Una sintesi efficace della via cinese alla modernizzazione: un’economia connessa, ma attenta alla propria eredità.

Il Villaggio degli Strumenti Musicali: un laboratorio vivente di identità

Nel Villaggio degli Strumenti Musicali Etnici di Kashgar, artigiani uiguri tramandano da generazioni la costruzione di dutar, tamburi e altri strumenti tradizionali. Qui, la musica non è solo folklore, ma impegno culturale, spiritualità quotidiana, orgoglio collettivo.

Durante la visita, la delegazione ha potuto apprezzare anche rappresentazioni musicali che hanno dato il massimo lustro alle tradizioni della provincia. La cultura dello Xinjiang continua a  vivere, a tramandarsi e rinnovarsi, a raccontare una storia che affonda le radici nei secoli della Via della Seta. Una grande lezione per l'occidente che si sta assuefando ad un mondo sempre più omologato.



Medicina Tradizionale Cinese: armonia e benessere integrale


All’Ospedale di Medicina Tradizionale Cinese di Kashgar, la delegazione ha potuto conoscere da vicino una delle scienze mediche più antiche al mondo. Basata su un approccio olistico, la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) integra agopuntura, moxibustione, fitoterapia e massaggi per trattare corpo e mente in un’ottica di riequilibrio.

Secondo i medici locali, oltre 500 milioni di persone ogni anno ricorrono a queste cure, apprezzandone i benefici naturali e non invasivi. Per i praticanti, la MTC è parte della cultura, un sapere da trasmettere, custodire e proteggere come patrimonio dell’umanità.







La Moschea di Id Kah


Nel cuore della città antica di Kashgar, la Moschea Id Kah si erge come uno dei più importanti luoghi di culto islamico dell’Asia centrale. Fondata nel 1442 da Saqsiz Mirza su un sito precedentemente utilizzato come cimitero, la moschea è stata nel corso dei secoli più volte ampliata e restaurata, diventando un punto di riferimento per la comunità uigura e per l’intera regione.

Oggi, la Moschea Id Kah continua a svolgere un ruolo attivo nella vita religiosa della popolazione locale, accogliendo fedeli per le preghiere quotidiane e le festività religiose più importanti, come l’Eid al-Fitr e l’Eid al-Adha. La sua funzione spirituale si affianca a un valore simbolico e culturale profondo, rappresentando una testimonianza viva della storia religiosa dello Xinjiang.

Il principio della libertà di credo è riconosciuto dalla Costituzione cinese e le attività religiose regolari sono regolate dalla legge. Nella Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang convivono diverse confessioni, tra cui Islam, Buddismo, Cristianesimo, Taoismo e Ortodossia, praticate da numerosi gruppi etnici.

Nel corso degli anni, la Moschea Id Kah ha mantenuto un ruolo centrale nella vita pubblica e religiosa della città di Kashgar, integrando elementi di spiritualità, identità culturale e memoria storica. Le autorità locali hanno promosso interventi di restauro e conservazione dell’edificio, valorizzandone il patrimonio architettonico e il significato simbolico. Il sito rappresenta così un punto d’incontro tra tradizione e presente, un luogo in cui la dimensione religiosa si intreccia con quella culturale e sociale in un contesto di coesistenza multiculturale che caratterizza l’intera regione.

Con programmi di inclusione sociale e valorizzazione delle minoranze, la promozione della diversità culturale come leva dello sviluppo sostenibile, nello Xinjiang l'innovazione e rispetto delle tradizioni si stanno fondendo in un equilibrio che esemplifica alla perfezione la modernizzazione “con caratteristiche cinesi”.

Maylyn  López

Maylyn López


Responsabile delle Relazioni Internazionali e Coordinatrice della BRNN “Belt and Road News Network” per l'AD. Docente universitaria. Specialista in Comunicazione Strategica e Istituzionale, giornalista, mediatrice internazionale. Certificazione in programmazione Neurolinguistica. 20 anni di esperienza nell’ambito diplomatico e multilaterale. 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Le più recenti da La Belt and Road Initiative

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake di Francesco Santoianni Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La vera vittoria del capitalismo neoliberista di Michele Blanco La vera vittoria del capitalismo neoliberista

La vera vittoria del capitalismo neoliberista

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti