Mariupol, “Io adesso dico: questi nazisti devono bruciare all'inferno"

Mariupol, “Io adesso dico: questi nazisti devono bruciare all'inferno"

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In questa miserabile campagna di disinformazione sull’operazione militare russa in Ucraina viene taciuta la motivazione base che è quella di eliminare il dilagante nazismo, penetrato tranquillamente anche nell’esercito ucraino.

Una realtà inaccettabile e pericolosa non solo per la Russia, ma anche per l’Europa intera.

Se i governanti europei volessero riconoscerlo onestamente.

E invece in Italia non solo si tace sul nazismo ucraino, ma addirittura lo si nega.  In Russia abbiamo sempre denunciato la deriva nazista dell’ideologia nazionalista a cui i giovani ucraini sono stati indottrinati. La sua realizzazione l’abbiamo vista nelle orribili stragi di “filorussi” nel Donbass, commesse dai numerosi battaglioni nazionalisti ucraini.

E lo vediamo ora durante l’operazione russa in Ucraina, vediamo dai servizi giornalistici in diretta come i banditi nazisti che compongono questi battaglioni, sentendo l’avvicinarsi della loro fine, intensificano il terrore sulla popolazione civile di Mariupol e altre città dell’Ucraina. Sono i nazisti che, sostenuti dal presidente Zelenski e dai suoi sponsor occidentali, distruggono le città, bombardano le infrastrutture civili e tengono in ostaggio la popolazione per non arrendersi ai soldati russi e alle milizie delle due repubbliche del Donbass. La propaganda italiana, copiando quella ucraina, capovolge questa realtà e incolpa la Russia di “crimini di guerra”. Ieri il Consiglio di Sicurezza dell’ONU non ha accettato il progetto di risoluzione della Russia sul cessate il fuoco durante l’evacuazione dei civili! 

A favore hanno votato solo Russia e Cina, tutti i 13 rappresentanti degli altri paesi si sono astenuti.  Vasilij Nebenzja ha dichiarato che questo grave fatto ha messo in luce quanto la politicizzazione della situazione sia più importante dell’aiuto umanitario alla popolazione ucraina. Oggi l’esercito russo è riuscito a evacuare da Mariupol’ 8500 persone.  Dall’inizio dell’operazione hanno liberato 82.000 civili di Mariupol’.

Ma la verità viene nascosta. Viene nascosto come la Russia da sola sta liberando la gente tenuta di forza nei sotterranei senza cibo e senz’acqua oramai da un mese. Ma con la graduale liberazione di Mariupol, gli ostaggi cominciano a parlare e a raccontare la verità e per prima cosa ringraziano in lacrime i soldati russi, dicendo quanto li hanno aspettati!  Oramai non hanno più paura di rivelare gli orrori che hanno dovuto subire dai nazisti del battaglione Azov, hanno raccontato di come non appena qualcuno riusciva ad andare al pozzo per prendere un pò d’acqua, si trovava il cannone del fucile puntato contro ed era perciò costretto a mollare l’acqua e a ritornare negli scantinati. Le case erano state occupate dai nazisti per mettervi tutta la loro mercanzia di morte. Hanno raccontato di come i carri armati ucraini, appostati tra le case, sparavano sui civili appena uscivano fuori, sono testimoni oculari che raccontano tutto l’opposto di ciò che giornali e tv dicono in Italia. Ma la verità prima o poi verrà fuori e allora vedremo come verrà affrontata da chi con tanto zelo combatte i “putiniani”.

 

Di seguito la traduzione di due video, tra i tantissimi, delle persone liberate dal giogo nazista a Mariupol:

 

 

“Io adesso dico: io questi nazisti…questo Zelenskij,  carogna, drogato, buffone, canaglia, che sia maledetto lui e tutta la sua famiglia! Devono bruciare all’inferno! A voi – riferito ai soldati russi che lo hanno liberato e gli hanno dato cibo e acqua – a voi dico un grande grazie! Io ho un nipote che vive a Kemerovo (in Russia), non è potuto venire qui perché ai russi hanno vietato di venire qua! E loro carogne … Mio figlio per poter lavorare è stato costretto a dare l’esame di lingua ucraina, nonostante che noi qui parliamo tutti in russo, noi tutti, chi ucraino, o tataro, o ebreo… la nostra lingua madre è il russo! E siamo tutti slavi! Ma loro bestie, carogne che sono arrivate qui dall’Ucraina occidentale, non hanno finito di eliminarli nel ’59, e adesso hanno rialzato la testa! Sono stati cresciuti da Poroshenko, Kolomojskij, Akhmetov che è venuto qua il 22 ed è andato via, dirigenti! Anche il nostro sindaco, Bojcenko, bestia e carogna! Che avesse detto alla popolazione “prendetevi da mangiare, da bere”, niente! Solo il 24 febbraio, quando è iniziata (l’operazione militare russa) e tutti questi sorci sono usciti fuori e hanno cominciato a derubare le farmacie, gli ospedali, i negozi di manifattura e di generi alimentari!”

 

Racconta a RIA NOVOSTI una giovane testimone che è riuscita a lasciare Mariupol, Ljubov’ Ustinova:

 “- Ci racconti meglio dei due militanti dell’Azov che ha conosciuto.

  • Sì, uno fra l’altro è un ufficiale. Loro due spesso mostravano dei video, in uno abbiamo visto che hanno fatto esplodere con una granata una persona che già non era più in grado di opporre resistenza, poi hanno mostrato come bullizzavano i bambini. I nazisti dell’Azov si vantavano di maltrattare le persone, erano orgogliosi, dicevano, di uccidere tutti, perfino le persone più comuni che non erano colpevoli di niente, che si nascondevano a causa dei bombardamenti e non sapevano come sopravvivere!!”

 La ragazza ha poi rivolto un appello agli ucraini evacuati di non aver paura di andare in Russia.

Un’altra coppia di abitanti della città di Volnovakha ha raccontato come nonostante l’avanzata età sono stati costretti a mettersi in ginocchio davanti ai nazisti ucraini per supplicare di non essere uccisi, di come i neonazisti dell’Azov hanno violentato una ragazzina di 14 anni, hanno sparato nelle case dopo averle derubate.

 

Marinella Mondaini

Marinella Mondaini

Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

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