Media Partito Comunista cinese: "Negli Stati Uniti vogliono essere solo 'vincitori' ma non capiscono che non possono vincere"
Secondo il People's Daily, quelli di Washington che hanno promosso l'imposizione delle tariffe non tengono conto degli interessi della popolazione e dell'industria americana. Gli Stati Uniti dovrebbero tenere conto degli interessi della propria gente, delle proprie industrie e della comunità internazionale invece di imporre tariffe con la mentalità di vincere una guerra commerciale a tutti i costi, si legge in un articolo del giornale del partito comunista cinese.
"Sembra che alcune persone negli Stati Uniti stiano sventolando la leva delle tariffe per rafforzare il loro cosiddetto 'vantaggio competitivo industriale'", hanno riferito i media ufficiali sabato, secondo quanto riporta la Reuters. "Non considerano l'opinione pubblica, non considerano le condizioni nazionali e non prendono in considerazione l'ordine economico internazionale", si aggiunge.
Il giornale affronta le nuove tariffe sui beni cinesi del valore di circa 300 miliardi di dollari all'anno che potrebbero essere imposti dall'Amministrazione Trump nonostante l'insoddisfazione dell'industria americana stessa. Il giornale ha invitato a cancellare queste barriere commerciali in favore di un "dialogo equo" tra le parti.
"Fondamentalmente non possono vincere"
Dopo la riunione bilaterale della prossima settimana tra Trump e il suo omologo cinese, Xi Jinping, l'ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti ha ascoltato per sette giorni in udienze pubbliche le preoccupazioni delle persone colpite, come anticipato dal Washington Post.
Tuttavia, dalla Cina si rammarica che molto probabilmente il loro clamore sarà ignorato dai responsabili della politica commerciale. "Vogliono solo riconoscimenti come 'vincitori' ma non riescono a capire il fatto che sostanzialmente non possono vincere", osserva il People's Daily.
Tra i gruppi che si sono espressi contro queste nuove tariffe vi è il Consiglio per le imprese internazionali degli Stati Uniti, USCIB.
"Invece di creare maggiori opportunità per le imprese degli Stati Uniti, le tariffe radicali limitano le esportazioni di prodotti, servizi e agricoltura, e fanno aumentare i costi per le imprese ed i consumatori", ha sostenuto l'USCIB, e riportato da Xinhua.
Secondo uno studio economico pubblicato dalla Federal Reserve Bank di New York, il precedente aumento delle tariffe doganali sui beni cinesi del valore di 200 miliardi di dollari è costato alle famiglie americane in media 831 dollari all'anno.