Milleproroghe, progressioni verticali nella PA. Perché il tracollo del M5S non farà bene ai lavoratori
Kartana
Bestemmiate pure, ma lo dico. E' in corso l'esame in commissione affari costituzionali del Decreto Milleproroghe, relatrice la grillina Vittoria Baldino. Ebbene, tra le tante norme, la settimana scorsa è stato inserito un emendamento che proroga al 2022 la possibilità di progressioni verticali, cioè il passaggio di categoria, nella pubblica amministrazione, derogando la legge Madia che fissava al 20% i posti disponibili.
Con questo emendamento i posti disponibili passano almeno al 50%. Cioè si allarga la platea dei beneficiari, tramite selezione interna e non più esterna, delle progressioni verticali. Si tratta il più delle volte di lavoratori entrati nella Pa con categorie inferiori e che sono bloccati da molti anni a questo livello, nonostante l'esperienza acquisita e i molteplici carichi di lavoro causati dalla cronica assenza di personale. Si deroga dunque alla famigerata legge Madia. La relatrice è una grillina, così come è grillina la ministra dell'istruzione, Lucia Azzolina, che nel decreto Milleproroghe sblocca i concorsi nelle scuole per 70 mila posti.
Ditemi quello che volete ma il tracollo del movimento grillino non farà bene alla classe lavoratrice, in assenza di un'alternativa. La terza forza era necessaria, possibilmente ancorata a sinistra. E i grillini, dalle molteplici anime, avevano e hanno anche l'ancoraggio a sinistra, si veda quota 100 e reddito di cittadinanza. Ripeto, la loro implosione non farà bene alla classe lavoratrice.