No all'invio delle armi in Ucraina. L'iniziativa dell'ex senatore Crucioli a Genova
Le manifestazioni contro la guerra, contro l'invio di armi all'Ucraina, contro le sanzioni harakiri che stanno distruggendo quel che resta del tessuto socioeconomico italiano non hanno spazio nella narrazione mediatica?
Viene dolosamente taciuta qualsiasi notizia sulla grande mobilitazione a Genova del 25 febbraio, indetta dai portuali che si rifiutano di caricare le armi, con USB e Uniti per la Costituzione, i lavoratori di Gkn, con le decine di sigle della società civile contraria alla guerra e per una risoluzione negoziale a favore della Pace?
A Genova c'erano migliaia e migliaia di cittadini, una manifestazione finalmente non di facciata ma collegata alla coscienza di classe che i lavoratori della logistica in questi ultimi anni hanno dimostrato di aver mantenuto.
Una società sempre più invisibile.
Ebbene, una soluzione per essere visibili c'è. L'ha trovata a Genova l'ex senatore del Movimento 5 Stelle, espulso perché non ha votato la fiducia al Governo Draghi, e oggi consigliere comunale di Uniti per la Costituzione a Genova.
Cosa ha fatto Uniti per la Costituzione di così eclatante da essere ripreso ieri anche dall'agenzia ANSA?
(Ucraina: ex senatore compra spazio pubblicitario contro le armi | ANSA.it https://www.ansa.it/amp/
Ha comprato uno spazio pubblicitario per esporre un enorme cartello contro la guerra e l'invio di armi, in modo che nessuno possa ignorare o censurare il messaggio.
Scrive Mattia Crucioli nel suo post: NO ALLA GUERRA, A CHIARE LETTERE.
"Da ieri mattina in Corso Europa trovate il primo manifesto autofinanziato grazie ai contributi degli attivisti genovesi di Uniti per la Costituzione. Esprimeremo il nostro dissenso in tutti i modi possibili, anche così.
Chi desidera contribuire per vedere altri manifesti come questo in giro per la città, può contattarci e chiederci indicazioni all'indirizzo mail: gruppounitiperlacostituzione@