Nuovi documenti. Così gli Usa utilizzano i social per condizionare elezioni in Venezuela

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Nuovi documenti. Così gli Usa utilizzano i social per condizionare elezioni in Venezuela

Che gli Stati Uniti fossero particolarmente ‘interessati’ ai risultati delle elezioni in Venezuela è cosa nota. Adesso arriva la conferma di un loro intervento diretto per influenzarne l’esito. 

La rivista nordamericana Jacobin ha rivelato che il governo di Washington ha finanziato un programma di formazione e azione volto a influenzare i processi elettorali venezuelani del 2013 e 2015.

Attraverso documenti ufficiali ottenuti utilizzando il Freedom of Information Law (FOIA), si è appreso che il Fondo Nazionale per la Democrazia (NED) ha stanziato 300mila dollari all'Istituto Nazionale Democratico (NDI) per un programma denominato "Venezuela: miglioramento della formazione e della comunicazione per attivisti politici”. 

Con questo programma gli Stati Uniti sono entrati a gamba tesa nelle elezioni venezuelane, utilizzando quelle stesse tattiche di propaganda che i Democratici statunitensi hanno accusato siano state usate nel 2016 negli USA per la vittoria di Donald Trump. 

Sebbene il NED descriva questi attivisti come "indipendenti", questo programma è stato progettato specificamente per i membri dei partiti associati alla Mesa de la Unidad Democrática (MUD). Coalizione di opposizione che poi vincerà le elezioni legislative venezuelane del 2015, dando inizio alla farsa dell’autoproclamazione presidenziale del golpista Juan Guaidò. 

Come è avvenuta la manipolazione? Con il finanziamento e la formazione dell'NDI, la MUD ha utilizzato tecniche di Big Data. Hanno "mobilitato un database degli elettori che ha identificato e preso di mira gli elettori indecisi attraverso i social media" nella campagna elettorale per le legislative del 2015. Hanno creato un database degli elettori che ha permesso loro di "estrapolare i risultati sulle inclinazioni politiche di gran parte dell'elettorato, calcolare la probabilità che un elettore sia un sostenitore del PSUV, un sostenitore della MUD o un elettore indeciso”.

Hanno inoltre creato diversi gruppi e inviato propaganda politica con messaggi differenziati. Fino al giorno delle elezioni, la campagna riuscì a raggiungere 6,3 milioni di elettori venezuelani.

Le ‘Mega elezioni’ di novembre 2021 

Intanto in Venezuela continuano i preparativi per le prossime elezioni previste il 21 di novembre, definite ‘mega elezioni’. Il presidente del Consiglio Elettorale Nazionale, Pedro Calzadilla, ha riferito che il programma elettorale è completo all'82%, 19 giorni prima delle mega elezioni del 21 novembre.

“Abbiamo un anticipo dell'82% del programma elettorale. La campagna elettorale raggiunge oggi il suo sesto giorno", ha affermato in un'intervista a un media privato, secondo quanto riferisce l’emittente pubblica venezuelana Vtv. 

Il presidente Calzadilla ha poi aggiunto che come parte delle garanzie elettorali, sono in corso di svolgimento gli audit della revisione del sistema di voto automatizzato e l'audit del registro elettorale. Controlli su un sistema, è bene ricordarlo, che la fondazione Carter ebbe a definire come il migliore del mondo. 

Riguardo all'accompagnamento nazionale e internazionale, Calzadilla ha spiegato che sono accreditati 8 gruppi di osservatori internazionali e 6 organizzazioni sociali nazionali e ha assicurato che l'ampio accompagnamento internazionale fa parte delle garanzie elettorali per le elezioni regionali e comunali.

“Il CNE è la casa della democrazia. Siamo sempre in contatto con attori politici", ha affermato Calzadilla.

Per quanto riguarda la campagna elettorale, ha sottolineato che il potere elettorale ha incorporato come novità il regolamento nei social network e ha ricordato che ci sono 2.000 pubblici ministeri dislocati in tutto il paese per occuparsi delle relative denunce.

“Il nostro sforzo è che per queste elezioni ci sia la massima partecipazione possibile. Abbiamo lavorato per questo”. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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