Ryabkov: "I tentativi USA di fermare lo sviluppo del settore petrolifero e del gas russo falliranno"

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Ryabkov: "I tentativi USA di fermare lo sviluppo del settore petrolifero e del gas russo falliranno"

I tentativi degli Stati Uniti di fermare lo sviluppo del settore petrolifero e del gas russo attraverso le sanzioni falliranno. Ad affermarlo è il viceministro degli Esteri della Federazione Russa Sergei Ryabkov in un'intervista all’emittente RTVI, dove ha commentato le sanzioni statunitensi contro il progetto Arctic LNG 2.

“Sono sicuro che sia in passato che in questo momento, i tentativi attraverso sanzioni di fermare le possibilità del nostro sviluppo e progresso, anche nel settore del petrolio e del gas, incluso nel settore del GNL, un segmento molto promettente, la domanda di questi prodotti è alto", questi tentativi falliranno", ha affermato l’esponente del governo russo.

Lo scorso 2 di novembre, il Tesoro degli Stati Uniti ha incluso Arctic LNG 2 LLC nell’elenco delle sanzioni. L’agenzia statunitense ha inoltre fissato al 31 gennaio 2024 la scadenza per il completamento delle transazioni con Arctic LNG 2.

Il capo della Novatek, Leonid Mikhelson, ha dichiarato al Forum Economico Eurasiatico di Verona - che quest’anno si è tenuto a Samarcanda in Uzbekistan - che le sanzioni del Dipartimento del Tesoro USA contro il progetto Arctic LNG 2 sono una valutazione della professionalità della sua azienda.

Nella stessa intervista il viceministro russo ha affermato che recentemente i due paesi hanno tenuto consultazioni ma che non vi è stato alcun progresso nelle relazioni. 
“Occasionalmente hanno luogo contatti faccia a faccia, anche in paesi terzi. Non molto tempo fa si è tenuta una tornata di consultazioni bilaterali a livello responsabile sui cosiddetti elementi irritanti nelle nostre relazioni. Com’era prevedibile, ci sono pochi progressi e deboli prospettive per andare avanti, anche se per quanto riguarda il funzionamento delle missioni diplomatiche e le questioni relative ai visti, probabilmente varrebbe la pena di procedere verso una maggiore normalità. Ma finora dall’altra parte non c’è alcuna volontà”. 

Ryabkov ha paragonato il comportamento degli Stati Uniti nel dialogo sulla stabilità strategica al disturbo bipolare. “Gli statunitensi sono famosi per il fatto che nei loro approcci possono coesistere contemporaneamente una negazione fondamentale di certe realtà, che, per quanto parlino del contrario, vengono tuttavia osservate indipendentemente dalla loro volontà, e allo stesso tempo tentano di influenzare proprio questa realtà, cioè cancellarla, ma anche cambiarla in qualche modo”, ha affermato il diplomatico. 

Secondo il viceministro non c’è più alcuna possibilità di ripristinare lo status quo nel settore della stabilità strategica. 

Ryabkov ha anche ammesso che i paesi potrebbero abbassare il livello delle relazioni diplomatiche e ha messo in guardia dal pericolo che i cittadini russi visitino gli Stati Uniti. “Recentemente, gli arresti di cittadini russi con il pretesto di violare le leggi statunitensi sul controllo delle esportazioni sono diventati più frequenti”. 

Il giorno precedente l’uscita di questa intervista, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva affermato che la Russia è pronta ad avviare un dialogo sulla stabilità strategica con l'Occidente, ma al momento questo non soddisfa le condizioni necessarie per avviare colloqui.

Il 7 novembre gli Stati Uniti hanno annunciato la sospensione della loro partecipazione al Trattato sulle forze armate convenzionali in Europa (CFE) dal 7 dicembre. A questo proposito, l’amministrazione USA ha concesso la possibilità di apportare modifiche allo schieramento delle forze in Europa per “difendere” la NATO.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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