Soccorso ad Arabia Saudita e Israele. Gran Bretagna invia forze speciali nello Yemen
In un colpo solo la Gran Bretagna arriva in soccorso nello Yemen sia ad Israele che ha frignato per giorni per far intervenite Londra e Washington, che dell'Arabia Saudita, la grande sconfitta del conflitto che ha causato solo danni e distruzione con la più grande catastrofe umanitaria del momento secondo l'Onu, nel paese più povero del mondo arabo.
Dunque, un gruppo, composto da 40 membri dei reparti speciali del servizio aereo del Regno Unito (SAS), è arrivato sabato notte all'aeroporto di Al-Ghaydah nella provincia di Al-Mahra, nello Yemen orientale, secondo quanto riportato domenica dal Daily Express .
Si ritiene che l'unità abbia assunto alcuni degli alleati della coalizione che ha aggredito lo Yemen dal 2015, guidata dall'Arabia Saudita, che conoscono l'area, per aiutare a localizzare i combattenti del movimento popolare yemenita Ansarollah, che il Regno Unito accusa, senza alcuna prove, di essere dietro l'attacco dei droni alla petroliera israeliana Mercer Street, avvenuto il 30 luglio nel mare dell'Oman.
La squadra appena schierata nello Yemen orientale include un'unità specializzata di guerra elettronica per monitorare le comunicazioni di Ansarollah, precisa il rapporto.
I servizi di intelligence degli Stati Uniti e di Israele affermano che il drone è stato lanciato dallo Yemen orientale e diretto dal GPS verso la petroliera prima che un operatore prendesse il controllo dell'ultimo miglio, dirigendo l'aereo attraverso una telecamera verso la nave.
“Tutto fa pensare che il drone sia stato lanciato dallo Yemen. Ora la preoccupazione è che un drone a raggio esteso dia loro una nuova capacità [ad Ansarollah]", ha spiegato una fonte militare britannica di alto livello, secondo il Daily Express.
Che fine ha fatto la Mercer Street?
Secondo fonti a conoscenza della vicenda, a condizione di anonimato e citate dalla catena iraniana di lingua araba Al-Alam, l'offensiva contro la petroliera israeliana sarebbe avvenuta in risposta a un attacco missilistico israeliano all'aeroporto di Dabaa, nel centro della Siria, che ha provocato la morte di due Combattenti della Resistenza.
Il regime di Israele, Stati Uniti e Regno Unito si è affrettato ad accusare l'Iran di aver perpetrato l'attacco. Tuttavia, né Israele, né chiunque insista nell'incolpare l'Iran per l'offensiva, ha finora prodotto prove o rapporti di intelligence a sostegno di tali accuse.
L'Iran ha categoricamente respinto qualsiasi coinvolgimento in tale attacco o qualsiasi altro incidente vicino allo Stretto di Hormuz, una delle principali rotte per il transito delle forniture mondiali di petrolio.
Intanto, con questo invio di reparti speciali, una vera e propria invasione, certamente non nuova da parte della Gran Bretagna nello Yemen, oltre ad obbedire alle richieste di Israele cerca di portare aiuto all'Arabia Saudita visto il totale fallimento della sua campagna di aggressione che dura dal 2015 in questo paese arabo. Fallimento, nonostante una campagna di bombardamenti aerei e il supporto delle potenze occidentali come Usa e Gran Bretagna in primis ed altre potenze regionali.