Sputnik V presto sarà adottato in 25 paesi. Italia? Vaccinato solo ambasciatore in Russia
Non per autocelebrarci, ma con quasi una settimana di anticipo abbiamo dato la notizia che l'ambasciatore italiano in Russia, Pasquale Terracciano si è vaccinato con Spuntik V, primo farmaco nel mondo ad essere registrato contro il Covid-19.
Questa mattina il Corriere della Sera ha dato la stessa notizia intervistando il nostro rappresentante in Russia, il quale con grande intelligenza ha ribadito, come la scorsa settimana che "l’importante non è discutere su quale vaccino sia migliore, ma collaborare il più possibile per vincere tutti assieme la lotta contro la pandemia."
A proposito di questa lotta, oggi, il Direttore del Fondo russo che è dietro alla creazione di Sputnik V, Kiril Dmitriev ha annunciato che questo farmaco sarà registrato da 25 Paesi.
Sicuramente non c'è ancora l'Italia fra questi, seppur non sono stati resi noti quali paesi adotteranno questo farmaco.
Viste i ritardi delle multinazionali Pfizer e Moderna, perché il governo italiano, seppur dimissionario ma comunque facente funzioni, non avvia contatti diretti con le autorità russe per adottare lo Sputnik V anche in Italia?
Non vorremmo che le vicende legate all'oppositore russo Navalny, ricordiamo leader di un movimento che ha la stessa percentuale del nostro Partito dei pensionati, fosse tirata in ballo per non accedere a Sputnik V e legare il nostro destino a quelle delle multinazionali occidentali.