TG ucraino: presentatore invoca il genocidio dei russi citando Adolf Eichmann

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TG ucraino: presentatore invoca il genocidio dei russi citando Adolf Eichmann

 
 
La manipolazione mediatica della propaganda di guerra se ne serve come unità di misura per valutare il grado di democraticità di un Paese. Ed è così che la vicenda della dipendente dell'azienda televisiva russa Marina Ovsyannikova, che ha mostrato in diretta un cartello contro la guerra, è diventato per giorni un atto di eroismo estremo, da apertura di tutti i TG. Si sono susseguite voci sulla sua sparizione, si è temuto, col fiato sospeso, che l'avessero già uccisa. Le è stata inflitta una multa di 250 euro.
 
Nel contempo, censura totale su un giornalista che davvero ha sfidato il potere, rendendo accessibili a tutti documenti scottanti sulle guerre in Iraq e Afghanistan, sarà estradato senza processo negli USA dove rischia 175 anni, nonostante fosse già stato dichiarato in condizioni pessime di salute e a rischio suicidio. Censura totale sul fatto che a febbraio Zelensky, non tra poche polemiche, aveva chiuso ben tre reti televisive russofone, lasciando al suo istituto Luce l'esclusiva dell'informazione a senso unico.
 
E cosa succede in questa TV, Ucraina 24? Come riporta Dan Cohen, può accadere tranquillamente che un presentatore possa invocare i metodi di Adolf Eichmann per chiedere il genocidio dei russi. Bambini compresi.
 
Afferma letteralmente: "Uccidendo i bambini, non cresceranno mai e la nazione (la Russia) scomparirà....e spero che tutti contribuiranno e uccideranno almeno un moscovita".


 
 
Signori avete capito a chi l'Italia sta inviando armi? Con buona pace di Mentana e dei media nostrani che stanno cancellando le prove della matrice neonazista del battaglione AZOV....

Agata Iacono

Agata Iacono

Sociologa e antropologa

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