Trump annuncia la fine delle sanzioni alla Siria prima dell’incontro con Sharaa a Riad
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, durante il suo intervento al forum saudita sugli investimenti a Riad, ha annunciato l'intenzione di normalizzare le relazioni e revocare le pesanti sanzioni che gravano sulla Siria da oltre un decennio.
BREAKING | Trump announces from Riyadh that the US will lift all sanctions on Syria. pic.twitter.com/RmPqpP7ipf
— The Cradle (@TheCradleMedia) May 13, 2025
"Oh, cosa faccio per il principe ereditario", ha dichiarato Trump, mentre il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (MbS) sorrideva raggiante sotto il palco.
L'annuncio di Trump segue la conferma da parte della Casa Bianca che mercoledì avrebbe "salutato" il presidente ad interim siriano autoproclamato Ahmad al-Sharaa.
"Il presidente ha accettato di salutare il presidente siriano mentre sarà in Arabia Saudita domani", ha dichiarato un funzionario della Casa Bianca ad Axios, confermando le indisccrezioni dei giorni scorsi.
Sharaa, noto anche come Abu Mohammad al-Julani, è il leader di Hayat Tahrir al-Sham (HTS), un'organizzazione di Al-Qaeda considerata dagli Stati Uniti un'organizzazione terroristica.
Ad oggi 14 maggio, da rilevare che Sharaa rimane nell'elenco di Washington come "terrorista globale appositamente designato".
Trump ha anche rivelato che il Segretario di Stato Marco Rubio incontrerà più avanti questa settimana in Turchia il Ministro degli Esteri siriano Asaad al-Shaibani, precedentemente noto come comandante di Al-Qaeda in Siria Zaid al-Attar.
"Sebbene queste sanzioni siano state precedentemente imposte all'ex regime dittatoriale di Assad e abbiano contribuito alla sua caduta, ora prendono di mira direttamente il popolo siriano e ostacolano il processo di ripresa e ricostruzione", ha ricordato il Ministero degli Esteri siriano in una nota.
Nel suo discorso di mercoledì, Trump ha parlato anche dei colloqui sul nucleare in corso con l'Iran, ribadendo che la Repubblica islamica "non avrà mai un'arma nucleare".
"L'Iran può avere un futuro molto più luminoso. La scelta spetta a loro", ha detto Trump, avvertendo che il suo "ramoscello d'ulivo..." non durerà per sempre.
In precedenza, Trump e MbS avevano firmato un accordo record per la vendita di armi dal valore di 142 miliardi di dollari, mentre il regno saudita si era impegnato a investire 600 miliardi di dollari in una serie di accordi con gli Stati Uniti.
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